Goletta Verde, settima bandiera nera consecutiva a Formia

03/07/2017 di
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Per il settimo anno consecutivo la foce del rio Santacroce a Gianola, Formia, presenta valori di contaminazione elevata e per questo riceve un giudizio di fortemente inquinato, meritandosi la prima bandiera nera del viaggio 2017 di Goletta Verde.

Il poco ambito vessillo che Legambiente assegna a chi si è particolarmente distinto per azioni contro il mare e le coste italiane, vuole essere un chiaro monito contro una evidente mala gestione del sistema di depurazione – non solo dei comuni costieri, ma anche dell’entroterra che continuano a immettere sostanze inquinanti nel fiume e di conseguenza in mare – che rischia di arrecare danni incalcolabili all’ambiente, alla salute dei cittadini, nonché al turismo e allo sviluppo economico di quel territorio.

Un’area, quella della provincia di Latina che, come dimostrano i dati del nuovo rapporto Ecomafia di Legambiente, detiene peraltro il primato nel Lazio per quanto riguarda i reati legati al ciclo del cemento (con 144 infrazioni accertate lo scorso anno, 179 denunce e 77 sequestri) e e si piazza sul podio, al terzo posto dietro Roma e Frosinone, per quanto riguarda l’illegalità nel ciclo dei rifiuti (70 infrazioni accertate, 68 denunce e 33 sequestri).

«I dati del monitoraggio – scrive Legambiente – svolto dall’equipe tecnica di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane (realizzata anche grazie al sostegno del CONOU – Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati e dei partner tecnici Aquafil, Novamont, Nau) sono stati presentati questa mattina a Minturno durante l’incontro La qualità del mare nel golfo di Gaeta e il rapporto Ecomafie 2017 di Legambiente. All’evento – svoltosi nella Darsena Flying di Scauri che ospita l’attracco di Goletta Verde – erano presenti: Roberto Scacchi, presidente Legambiente Lazio; Eduardo Zonfrillo, presidente Legambiente Circolo Verde azzurro Sud Pontino; Serena Carpentieri, responsabile campagne di Legambiente e Gerardo Stefanelli, sindaco del comune di Minturno. Nessun problema, invece, riscontrato negli altri due campionamenti eseguiti da Goletta Verde a Gaeta (alla spiaggia Spiaggia Sant’Agostino, presso foce torrente Longato) e a Minturno (Spiaggia dei Sassolini a Scauri)».

«Il nostro monitoraggio punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi regionali che mettono a rischio la balneabilità dei nostri mari e di conseguenza anche lo sviluppo turistico ed economico dei nostri territori – dichiara Serena Carpentieri, responsabile campagne di Legambiente -. Il caso della foce del rio Santacroce da questo punto di vista è emblematico, proprio per questo abbiamo deciso di assegnare la prima bandiera nera di quest’anno per chiedere che finalmente si intervenga per risolvere queste criticità. Si tratta tra l’altro di un’area dichiarata non balneabile, ma non è stata riscontrato alcun divieto di balneazione per allertare i bagnanti che nell’area sono comunque presenti. La cartellonistica in spiaggia e?, in generale, ancora troppo scarsa anche negli altri due punti monitorati dai nostri tecnici, dove non sono stati erano presenti i cartelli sulla qualità delle acque, nonostante da tre anni sia scattato l’obbligo per i Comuni costieri di apporre pannelli informativi che hanno la funzione di divulgare al pubblico la classe di qualità del mare (in base alla media dei prelievi degli ultimi quattro anni), i dati delle ultime analisi e le eventuali criticità della spiaggia stessa».

«Tema centrale di questa edizione di Goletta Verde – conclude la nota – sarà anche il rischio per inquinamento da marine litter. Legambiente ha recentemente raccontato l’esperienza e i dati raccolti in questi 30 anni da Goletta Verde alla conferenza mondiale degli Oceani all’Onu, rilanciando un pacchetto di proposte per contrastare questo problema che, al pari della maladepurazione e della pesca illegale, mette in serio pericolo l’ambiente, la biodiversità marina ma anche la salute dei cittadini. Nei tre punti monitorati dai tecnici di Legambiente in provincia di Latina è stata sempre riscontrata la presenza di rifiuti lungo la spiaggia e come sempre a farla da padrona è la plastica, seguita da carta e vetro». «Per troppi anni consecutivi, dagli stessi punti emergono le medesime criticità, peraltro il Rio Santacroce è affiancato dalla bella e frequentata spiaggia di Gianola e bisogna evitare che l’abusivismo fognario ne deturpi la qualità mettendo a rischio la salute delle persone – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. Se da una parte è quindi fondamentale che i comuni mettano in campo azioni concrete di monitoraggio del territorio per evitare allacci abusivi, che sono per lo più derivanti da abusivismo edilizio per il quale la provincia di Latina è in testa nel Lazio, dall’altra facciamo appello ai cittadini stessi, perché ci segnalino possibili sversamenti illegali nei canali, tra le cause principali dei problemi di qualità delle acque. Valore aggiunto in questo territorio, è la presenza del Parco Riviera d’Ulisse, l’unico Parco Regionale costiero del Lazio, grazie al quale si è preservata la baia di Monte d’oro, a dimostrarlo c’è il buon risultato delle analisi alla spiaggia dei sassolini, e che deve essere strumento di sviluppo sostenibile e di rilancio dell’economia verde nel territorio». La giornata dell’equipaggio di Goletta Verde, si concluderà proprio con una visita aperta a tutti del Parco, alla presenza del Presidente dell’Ente Davide Marchese.

LA REPLICA DEL SINDACO. “La comunicazione di Goletta Verde potrebbe generare confusione. Le acque del Golfo sono monitorate tutto l’anno dall’Arpa, l’ente regionale di protezione ambientale. E i risultati degli esami compiuti quest’anno evidenziano una qualità delle acque eccellente, con due sole eccezioni: l’area attigua al rio Santa Croce e la zona portuale dove peraltro non insistono spiagge”. Il  Sindaco di Formia Sandro Bartolomeo replica alla campagna di Legambiente che ha assegnato la bandiera nera alla foce del rio Santa Croce.

“Negli ultimi anni – spiega l’Assessore alla Sostenibilità Urbana Claudio Marciano – la qualità delle nostre acque è di molto migliorata grazie alla task-force che il Comune di Formia ha istituito per il monitoraggio degli scarichi abusivi. Il lavoro, svolto insieme al gestore del servizio idrico e agli enti preposti al controllo della costa, ha prodotto risultati positivi se, a seguito dei controlli, quest’anno l’Arpa ha qualificato come ‘eccellente’ l’acqua del nostro mare. La situazione dei torrenti è complessa. Non è facile garantirne il monitoraggio, considerato che – è il caso del rio Santa Croce – spesso coprono aree estese appartenenti a più territori comunali. In un contesto di crisi, comunque, sollevare situazioni di questo tipo rischia di seminare una diffidenza che non trova giustificazione nei dati offerti dagli enti preposti ai controlli. La costa è interamente balneabile e la bandiera verde ottenuta per le spiagge a misura di bambino è un ulteriore indicatore di qualità dell’offerta. Del resto, l’ecosistema del Golfo è un tutt’uno. Se l’acqua è sporca o pulita a Minturno lo è anche a Formia, perché il mare non ha confini amministrativi”.

“Non comprendiamo – sostiene il primo cittadino Sandro Bartolomeo – perché, su chilometri di spiagge esistenti a Formia, Goletta Verde scelga di effettuare i prelievi proprio alla foce del rio, il cui inquinamento è provocato anche dai comuni vicini, come Minturno e Spigno Saturnia e dalle rispettive aree industriali. Contemporaneamente, a Minturno e Gaeta, vengono selezionati luoghi molto diversi per caratteristiche: la spiaggia dei sassolini e il litorale di Sant’Agostino. Al di là dei siti scelti per i prelievi che si prestano a dubbi e valutazioni le più disparate, chiediamo a Goletta Verde di attuare una comunicazione rispettosa dello sforzo che abbiamo fatto in questi anni per migliorare le nostre acque. Un litorale che paga oneri di situazioni spesso indipendenti dalla nostra volontà, come nel caso degli allevamenti ittici installati proprio di fronte alla spiaggia di Vindicio su cui non mi pare che Goletta Verde abbia detto alcunché. Ci sarebbe piaciuto inoltre essere coinvolti in questo tipo di indagini. Sarebbe stato utile – conclude il primo cittadino – per offrire un contributo di conoscenza sulla situazione reale del nostro litorale e sui problemi che lo affliggono”.