Minacce ai magistrati Mattioli e Miliano, interviene l’Anm: Tentativi vigliacchi

30/05/2017 di

Il giudice Mara Mattioli e il pubblico ministero Giuseppe Miliano, impegnati nell’inchiesta Olimpia, sono stati minacciati di morte attraverso due lettere recapitate la settimana scorsa presso l’ufficio di via Ezio. Nelle missive, identiche e scritte al computer, ci sono riferimenti all’inchiesta Olimpia e si ricostruisce l’indagine portata avanti dai carabinieri del Nucleo Investigativo, dando rilievo ai conseguenti 16 arrestati, alcuni dei quali accusati di associazione per delinquere. Su quest’ultimo punto nelle lettere si fa riferimento all’annullamento del Riesame, sottolineando il passo falso della Procura e del tribunale.

Dura la reazione dell’Associazione Nazionale Magistrati di Latina. Il presidente Pierpaolo Bortone e il segretario Valerio De Luca hanno diffuso una nota: “I magistrati di Latina ancora una volta segnalano con sdegno le intimidazioni e le minacce di morte che hanno recentemente colpito il giudice Mattioli e il pubblico ministero Miliano. Sono tentativi intimidatori vigliacchi e oltraggiosi, ancora più gravi in quanto ormai frequenti, rivolti contro il lavoro coraggioso di magistrati del Tribunale e della Procura, che si trovano ad operare in una realtà complessa, difficile, minata da un contesto  ambientale pesante, facendo fronte strenuamente al gravoso carico di lavoro del Circondario. L’Associazione Nazionale Magistrati di Latina è pienamente solidale con i colleghi e ribadisce che nessuna minaccia indebolirà il loro operato, nessuna intimidazione minerà la loro serenità di giudizio. La magistratura pontina sarà sempre unita nel contrastare i tentativi di intimidazione. Con essa ci sono e ci saranno, ne siamo convinti, anche gli Avvocati del Foro e i cittadini. La magistratura non può essere lasciata sola a combattere la battaglia della legalità. Una battaglia che si vince solo con strumenti adeguati e che rappresenta il primo baluardo di civiltà dello Stato”.