ANTICIPATA UDIENZA TAR PER TURBOGAS APRILIA
«In merito alla notizia circa
l’anticipo dell’udienza che si terrà al Tar Lazio per la Turbogas di
Aprilia, in data 14 febbraio 2008, invece che, come precedentemente
stabilito, il 10 aprile 2008, si vuole specificare come la società
Sorgenia, portatrice di un interesse economico evidente nella vicenda,
abbia agito utilizzando uno strumento a sua disposizione, ossia la
richiesta tramite istanza al giudice per l’anticipazione
dell’udienza».
l’anticipo dell’udienza che si terrà al Tar Lazio per la Turbogas di
Aprilia, in data 14 febbraio 2008, invece che, come precedentemente
stabilito, il 10 aprile 2008, si vuole specificare come la società
Sorgenia, portatrice di un interesse economico evidente nella vicenda,
abbia agito utilizzando uno strumento a sua disposizione, ossia la
richiesta tramite istanza al giudice per l’anticipazione
dell’udienza».
Lo ha dichiarato l’avvocato Fulvio Farì, che sta
curando il ricorso presso il Tribunale Amministrativo presentato dalla
Rete Cittadini No alla Turbogas di Aprilia, l’associazione che si
oppone alla costruzione di una centrale termoelettrica sul territorio
della provincia di Latina, commentando il nuovo spostamento della data
prevista per l’udienza, calendarizzata ora per il prossimo 14
febbraio.
curando il ricorso presso il Tribunale Amministrativo presentato dalla
Rete Cittadini No alla Turbogas di Aprilia, l’associazione che si
oppone alla costruzione di una centrale termoelettrica sul territorio
della provincia di Latina, commentando il nuovo spostamento della data
prevista per l’udienza, calendarizzata ora per il prossimo 14
febbraio.
«La Rete dei cittadini contro la Turbogas aveva già ampiamente
preventivato questa evenienza, che sicuramente non ha destato e non
desta alcuna preoccupazione o perplessità. Ad oggi si sta lavorando,
come sempre, per far valere dinanzi al collegio le proprie ragioni
sollevando le numerose perplessità sulla legittimità del complesso
iter amministrativo che ha spinto la Rete ormai già un anno fa a
depositare un ricorso al TAR del Lazio – conclude Farì – Riteniamo
che il Collegio giudicante, qualunque sia la sua composizione che può
legittimamente cambiare, avrà per il giorno dell’udienza ulteriori
elementi che possano schiarire la vicenda confidando, come finora
abbiamo sempre fatto, nella magistratura che dovrà giudicare».
preventivato questa evenienza, che sicuramente non ha destato e non
desta alcuna preoccupazione o perplessità. Ad oggi si sta lavorando,
come sempre, per far valere dinanzi al collegio le proprie ragioni
sollevando le numerose perplessità sulla legittimità del complesso
iter amministrativo che ha spinto la Rete ormai già un anno fa a
depositare un ricorso al TAR del Lazio – conclude Farì – Riteniamo
che il Collegio giudicante, qualunque sia la sua composizione che può
legittimamente cambiare, avrà per il giorno dell’udienza ulteriori
elementi che possano schiarire la vicenda confidando, come finora
abbiamo sempre fatto, nella magistratura che dovrà giudicare».