La morte di Licia Gioia diventa un giallo, l’autopsia: primo colpo sparato alla testa

02/03/2017 di

È durata circa due ore e mezzo l’autopsia sul corpo della trentaduenne Licia Gioia, maresciallo dei carabinieri, morta due notti fa nella sua villetta a Siracusa, dove viveva con il marito, poliziotto, e il figlio quattordicenne che il compagno aveva avuto dal precedente matrimonio.

L’esame, eseguito dal medico legale Francesco Coco, avrebbe accertato la morte immediata per il colpo di pistola alla testa. La pistola però avrebbe sparato una seconda volta, colpendo prima la coscia dell’uomo e dopo quella del maresciallo. Il medico legale avrebbe riferito che il primo colpo sarebbe quello alla testa e che il secondo ha attinto sia la gamba di lei, sia il ginocchio del marito, Francesco Ferrari. Una ricostruzione che pone seri dubbi sulla dinamica fino ad oggi ipotizzata. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte della polizia.

Intanto nel pomeriggio di ieri sono stati celebrati i funerali, alla presenza, tra gli altri, del comandante interregionale carabinieri Silvio Ghiselli e del comandante Legione carabinieri Sicilia Riccardo Galletta. Il marito della donna non era presente perché ricoverato all’ospedale Umberto I. La salma sarà trasferita a Latina, la città Licia Gioia è cresciuta.