Finto avvocato per un finto mutuo, truffa da 10.000 euro

20/02/2017 di

La banca non gli concede il prestito per ultimare i lavori della sua abitazione a Cisterna di Latina e un artigiano 46enne viene indirizzato da un finto avvocato di Roma specializzato nel far ottenere mutui. L’intricata vicenda che si svolge tra Cisterna e Roma, ha visto l’artigiano bussare alla porta del presunto legale capitolino il quale gli ha spiegato che per accendere un muto da 100.000 euro presso una importante banca, l’uomo avrebbe dovuto sostenere spese per 10.000 euro di pratiche.

Il finto avvocato gli ha fatto sottoscrivere un modulo di adesione al prestito, nel quale era riportato anche il dettaglio del piano di ammortamento, a fronte del quale la vittima consegnava al professionista i primi 2.000 euro per la prestazione ed altri 400 per bolli vari. Subito dopo gli venivano richiesti ulteriori 1.000 euro per spese di assicurazione. Nei giorni a seguire, non vendendosi concedere il mutuo, il querelante ha contattato telefonicamente l’avvocato, chiedendogli contezza sul ritardo del prestito e ottenendo, come replica, che il ritardo era dovuto ad intoppi burocratici a causa di un funzionario di banca troppo zelante. Poi gli ha fatto capire che erano necessari altri soldi per accelerare la pratica, ma, nonostante l’elargizione delle ulteriori somme di denaro, il mutuo tanto agognato non accennava ad arrivare. Addirittura, approfittando dell’ingenuità della vittima il truffatore lo ha accompagnato presso l’Agenzia delle entrate di Latina perché a suo dire, presso quell’ente, si doveva ritirare un certificato del casellario penale, facendogli sborsare così ulteriori 400 euro.

La vittima, esasperata dalle richieste di denaro, consapevole ormai di essere vittima di una truffa, ha deciso finalmente di rivolgersi alle forze dell’ordine. Presentata una dettagliata denuncia acquisita la notizia di reato, gli investigatori del Commissariato non hanno perso tempo ad accertare che R.G. non risulta iscritto ad alcun Albo degli Avvocati e non risulta avere mai conseguito abilitazioni in tal senso. Inoltre lo studio di Roma non è che lo studio del padre, effettivamente avvocato, che a sua volta, in passato, ha querelato il figlio per aver già utilizzato il suo nome e le sue credenziali per consumare truffe. L’uomo annovera a suo carico altre segnalazioni per truffa commesse in altri comuni del territorio nazionale.

Dopo averlo rintracciato, il personale del Commissariato di Cisterna ha deferito l’uomo alla Procura di Latina per truffa, usurpazione di titoli e falso materiale.