DONNE RIDOTTE IN SCHIAVITU’, NOMADI ARRESTATI

28/12/2007 di
Per oltre 4 anni hanno ridotto in schiavitù alcuni minori spacciandosi per i loro genitori e, dopo aver tolto loro i documenti, mantenendoli in uno stato totale di
soggezione li hanno costretti, minacciandoli anche di morte, a compiere furti e a mendicare con l’obbligo di consegnare tutti i proventi. Per associazione a delinquere e riduzione in schiavitù i vigili urbani dell’VIII gruppo diretti da Antonio di Maggio, hanno arrestato quattro serbi, tre uomini e una donna. Le
ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal gip Andrea Vardaro su richiesta del pm Carlo La speranza nei confronti di Saban Djorgevic di 20 anni, Dragan Djorgevic di 51 anni, della 50enne Mira Djorgevic e del 29enne Goran Djorgevic. I quattro sono stati arrestati nel campo nomadi di Latina a Borgo Sabotino.

 
Due schiave vendute da una banda di romeni ad un clan di serbi rispettivamente per 12 mila e 5 mila euro, costrette a rubare, private dei documenti d’identità, quotidianamente vessate fisicamente e psicologicamente. È da questo inferno che Stefania, diciassettenne romena e Maria, madre di 4 figli, bulgara, sono fuggite riparando tra gli scavi dei Fori imperiali a Roma, dove gli agenti della Task Force della polizia municipale comandata da Antonio Di Maggio le ha trovate il 23 novembre scorso.
 
Le due donne, convinte a collaborare dagli agenti della polizia municipale per denunciare gli aguzzini hanno anche rischiato, circa 20 giorni fa, di essere rapite mentre erano assistite al centro di accoglienza del Dipartimento V. Su
quest’ultimo episodio sono ancora in corso le indagini. A ridurle in uno stato di indigenza e schiavitù, costrette a rubare per ‘guadagnarsì la possibilità di restare almeno vive, il clan di serbi.