Scuole comunali al collasso, previsti nuovi finanziamenti ma non c’è accordo sulle cifre

27/01/2017 di

L’annosa questione della fatiscenza delle scuole comunali di Latina torna a tenere banco in Consiglio Comunale. Ma stavolta su un asse di convergenza tra le parti politiche. È stata infatti votata all’unanimità dall’assise la mozione Pd, presentata da Nicoletta Zuliani, che prevede nuovi stanziamenti da inserire nel bilancio previsionale 2017 per la manutenzione e la messa in sicurezza degli edifici scolastici.

Un atto che sembrerebbe quanto mai necessario e provvidenziale, alla luce dei clamorose complicanze – le ultime in ordine di tempo di una lunga serie – che hanno portato all’ordinanza,  oggetto anche di accese polemiche, in cui da Piazza da Popolo si dava il via libera ai dirigenti per la chiusura temporanea di quei plessi non in grado di fronteggiare l’emergenza freddo, a causa dell’inadeguatezza delle caldaie e degli impianti di riscaldamento. Ma questa in realtà sarebbe solo una delle tante impellenti criticità che mette in crisi la gestione dell’universo scolastico latinense e a cui l’amministrazione si trova a dover far fronte.

Secondo capitolo di una trama spinosa. Quello che è andato in scena oggi in aula consiliare è stato dunque un ulteriore atto rispetto al confronto che ha infuocato la seduta consiliare dello scorso 28 luglio. In quell’occasione la minoranza propose uno stanziamento di 49 mila euro per la piccola manutenzione da prelevare dal fondo di riserva. Un’operazione, secondo i consiglieri di opposizione, che sarebbe stata giustificata dal carattere di urgenza, dettato dallo stato di emergenza in cui versano i plessi gestiti dall’amministrazione comunale. Lbc rispose, in parte, picche alla mozione, presentando a sua volta un emendamento che bocciava tale movimento dalle casse dell’ente, rimandando così lo sblocco delle risorse ai primi di ottobre, quando con delibera 612/2016 la giunta andava a veicolare 37 mila euro per gli arredi scolastici. Un provvedimento che separava inoltre le quote di spesa degli arredi da quelle destinate alla piccola manutenzione vera e propria, ottenendo così una somma di 25 mila euro da assegnare all’acquisto di banchi e sedie, con un incremento complessivo di 12 mila euro rispetto alla proposta originaria formulata dalle opposizioni.

Urgono nuove risorse. L’atto varato dall’amministrazione Coletta si è tradotto in una seria di interventi manutentivi arrivati ad inizio novembre, che però non hanno sortito, come noto, gli effetti sperati e non sono riusciti in molti casi a tamponare i disagi dovuti alla recente ondata di freddo. La vicenda della chiusura temporanea delle scuole, salita agli onori della cronaca poche settimane fa, è solamente la punta dell’iceberg di una rete scolastica sull’orlo del collasso sul piano delle strutture e dell’impiantistica in dotazione. La realtà è che alcuni plessi sono sprovvisti di certificazioni quali quella di idoneità statica ed anti-incendio, con disfunzioni agli impianti elettrici ed una serie di barriere architettoniche neanche mappate. Una situazione drammatica, l’hanno definita gli stessi dirigenti scolastici. Indirizzata, dunque, a far luce su tali questioni inevase è la mozione presentata dalla consigliera dem Nicoletta Zuliani. Mettere nero su bianco gli interventi da realizzare, inquadrare i costi, dotarsi di una progettazione esecutiva (o quantomeno a livello definitivo) per gareggiare in bandi regionali e deliberare uno stanziamento già a partire dal bilancio di previsione relativo all’annualità 2017. Una proposta che – come sottolineato dalla stessa Zuliani – risuona come una remake di un’istanza già avanzata dal Pd ad aprile 2015 durante la consiliatura di Giorgi, rimasta nel dimenticatoio.

Nicoletta Zuliani

Il giallo sulle cifre. L’esponente dem poggia le sue considerazioni su uno studio sul fabbisogno strutturale del 2013, commissionato dallo stesso Comune di Latina, che attestava a circa 18 milioni la spesa complessiva per rimettere a norma tutti gli edifici scolastici comunali. Una cifra che recentemente Gianfranco Buttarelli, assessore all’Urbanistica, ha bollato come eccessiva, indicando come valore più realistico un contributo di non più di 8 milioni. Se Buttarelli spara al ribasso, Marina Aramini, dirigente scolastico e neo-eletta vicepresidente del Consiglio Comunale, parla invece di costi più ingenti, almeno del 50%. La consigliera di Lbc ricorda infatti che l’importo in questione non tiene conto delle spese per le scuole paritarie e gli asili nido; mancherebbe inoltre l’ammontare delle spese di progettazione e direzione dei lavori, così come un calcolo dell’Iva. Capitoli aggiuntivi che secondo Aramini farebbero lievitare il conto ad almeno 25 milioni di euro complessivi.

Marina Aramini

Oltre la prassi dell’emergenza. La notizia del via libera ad una programmazione di una voce di spesa da destinare alla messa in sicurezza delle scuole non è un aspetto scontato come potrebbe sembrare. O almeno a Latina. Già, perché gli unici stanziamenti concessi nel recente passato, – è la denuncia arrivata da più fronti – sono stati frutto di variazioni di bilancio, quindi di una sorta di toppa post factum per contrastare i profili di emergenza che puntualmente venivano a galla. Zero programmazione, dunque, e progetti nel cassetto, come quello della Consulta della Scuola proposto nel 2012. O come quella serie di interventi approvati nel 2013 dalla giunta Di Giorgi, di cui “si è visto poco o nulla”, sostiene Aramini. O ancora i fondi sbloccati dal progetto Scuole Belle varato dal governo Renzi sempre nel 2013, soldi mai giunti alle scuole (ma dirottati sui consorzi delle ditte di pulizia operanti nel settore) e vincolati da un bando fumoso quanto ristretto. “Alcuni plessi non hanno potuto neanche aggiustare le ringhiere perché non c’era scritto nel capitolato del bando”, l’ulteriore denuncia della consigliera Lbc. In un quadro a tratti paradossale si inserisce, come uno fievole spiraglio di luce in fondo al tunnel, l’ordine del giorno approvato. Anche se è ancora vietato parlare di numeri certi.  Zuliani proponeva una cifra di base di 1 milione e mezzo annuale, ma è stata costretta ad eliminare quello che si sarebbe configurato come un impegno di spesa, sostituendolo con “una somma adeguata e sostenibile” alle disponibilità dell’ente di Piazza del Popolo, in modo tale da rendere il testo “votabile” come indirizzo politico. La somma specifica da iscrivere a bilancio dovrà essere sottoposta alle verifiche di regolarità contabile da parte dei revisori del Comune, e di sostenibilità in sede di commissione. Proprio in questi giorni sono stati avviati i lavori per la predisposizione della proposta di documento di previsione 2017 da sottoporre al vaglio del Consiglio Comunale. La commissione Bilancio sarà pertanto la sede operativa per la discussione sull’entità e la ripartizione dell’investimento. E propria da lì dovrà partire uno maxi-progetto che potrebbe rappresentare una potenziale  ancora per riportare la rete scolastica latinense fuori dalle sabbie mobili del lassismo amministrativo.