Latina, il parroco di Santa Rita diventa Vescovo a San Severo

13/01/2017 di

Il parroco di Santa Rita, monsignor Giovanni Checchinato, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale scolastica e universitaria e per l’Insegnamento della religione cattolica, è il nuovo vescovo di San Severo. Lo ha nominato oggi papa Francesco, accettando contestualmente la rinuncia di monsignor Lucio Angelo Renna, che si ritira per raggiunti limiti di età.

CHI E’. Nato il 20 agosto 1957 a Latina, monsignor Checchinato ha compiuto il cammino di formazione al sacerdozio nel Pontificio Collegio Leoniano di Anagni, dove ha conseguito il Baccalaureato in teologia. Ha proseguito gli studi per la specializzazione in Teologia morale all’Accademia Alfonsiana a Roma. Si è iscritto come dottorando presso la Pontificia università gregoriana a Roma e ha frequentato un corso di perfezionamento in Bioetica presso l’Università La Sapienza di Roma.
È stato ordinato sacerdote il 4 luglio 1981, incardinandosi nella diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno. Dopo l’ordinazione sacerdotale è stato vicario parrocchiale nella parrocchia San Francesco d’Assisi a Cisterna di Latina (1981-1988); insegnante di Etica professionale alla Scuola di formazione regionale per infermieri e insegnante di Etica filosofica e di Teologia morale presso l’Istituto di scienze religiose Paolo VI di Latina e presso il Seminario regionale di Anagni (1983-1991); assistente dell’Azione cattolica ragazzi (1981-1986); parroco della parrocchia San Pio X a Latina-Borgo Isonzo (1988-1992); assistente dell’Azione cattolica per i settori adulti e famiglie (1989-1994); direttore dell’Ufficio di Pastorale familiare, cofondatore e consulente etico del Consultorio diocesano (1989-2005); arciprete parroco della parrocchia San Cesareo, concattedrale di Terracina (1992-2005); rettore del Pontificio collegio leoniano di Anagni (2005-2015). Dal 2016 è parroco a Santa Rita.

Annuncio del vescovo Mariano Crociata della elezione episcopale di don Gianni Checchinato. “È con gioia e gratitudine che accogliamo la notizia della elezione di don Gianni Checchinato a Vescovo di San Severo, in provincia di Foggia. Con gioia perché il dono del ministero dei successori degli apostoli tocca un presbitero della nostra Chiesa; gratitudine perché la grazia che si riversa sulla persona di don Gianni rifluisce a favore di tutta la nostra comunità diocesana a cominciare dal suo presbiterio. La decisione del Santo Padre è un segno di singolare attenzione verso la nostra Diocesi: una attenzione che si rinnova a distanza di alcuni mesi dalla nomina di don Felice e interpella ancora più intensamente il nostro senso di Chiesa e la nostra responsabilità pastorale.

L’elezione di un nuovo Vescovo è sempre un evento che sorprende, per quanto le caratteristiche di un presbitero e il suo percorso di servizio ecclesiale a un certo punto possano farlo ritenere idoneo ad assumere ulteriori e più alte responsabilità. Sempre, infatti, in questi casi si riscontra un elemento di imponderabilità e di sorpresa che è segno di una gratuità e di una libertà superiore da parte di colui che è ultimamente alla sorgente della decisione. «Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi» (Gv 15,16). Lo deve ascoltare per sé ognuno di noi. Lo sente rivolto a se stesso in modo tutto speciale don Gianni, con il suo ricco bagaglio di esperienze ministeriali, dalla parrocchia all’insegnamento, dalle molte responsabilità pastorali diocesane alla guida di un seminario regionale. Per questo motivo, ci sentiamo singolarmente uniti a lui in questo momento, nella gioia e nella gratitudine che esso porta, ma anche con la preghiera che richiede una chiamata che sempre supera e soggioga il suo destinatario per la sovrana gratuità della libertà divina da cui sgorga. Preghiamo fin d’ora per lui, perché possa sentirsi sempre sostenuto dalla grazia dello Spirito e dalla comunione ecclesiale; e preghiamo per la sua nuova Chiesa, alla quale viene mandato e donato dal Signore per allargare ad una singolare esperienza di paternità quella di fraternità che speriamo di poter continuare a condividere nelle nuove condizioni spirituali di vita e di relazioni.

La nostra Diocesi viene paradossalmente arricchita e impoverita insieme. Veniamo impoveriti perché non possiamo più contare sulla presenza e sul qualificato servizio del nostro confratello, ma ne veniamo allo stesso tempo doppiamente arricchiti: innanzitutto per la grazia della chiamata e del sacramento di cui partecipiamo, perché siamo consapevoli che guardando a lui il Signore ha posato i suoi occhi anche su di noi tra i quali lo ha scelto, riservando anche a noi la sua grazia, seppure in una maniera di cui non conosciamo ancora la forma; e poi veniamo arricchiti dalla chiamata ad un impegno maggiore e ad un più grande senso di responsabilità ecclesiale. Continuare a servire questa Chiesa con rinnovata e più generosa dedizione è l’invito rivolto a noi che l’elezione all’episcopato di don Gianni contiene.

Con questa coscienza porgiamo a don Gianni i nostri affettuosi auguri, accompagnati dalla nostra fraterna preghiera per il suo nuovo servizio ministeriale in una Chiesa sorella alla quale già ci sentiamo legati anche per il tramite della persona del suo nuovo pastore.”