LETTERA Di Cocco: Dopo 6 mesi di Coletta nessuna risposta concreta

15/12/2016 di

Gentile redazione,

giustificare e difendere a prescindere chi amministra male, perché a dire di qualcuno sono l’ultima spiaggia non dà dignità a questa città. Quest’amministrazione, fino ad ora, è stata del tutto incapace di risolvere i “grossi” problemi della città: si portano avanti discussioni e tematiche da paesello (con rispetto per queste piccole località) e non da città capoluogo.

Il giudizio negativo è legato alla fragilità dimostrata, sin dal primo consiglio comunale e oggi confermata dalla mancanza decisionale, su temi importanti, come ad esempio il ritardo nel prendere decisioni sulla situazione dei rifiuti. Perché è stata annullata la gara messa in cantiere dal commissario? Non basta dirci, “perché non era chiara” cosa non è chiaro? E poi, l’ennesima proroga sui trasporti, o ancora la scarsa reattività nella pianificazione economica di questa città. Una debolezza nata dalla disomogeneità d’esperienza amministrativa della maggioranza, venuta fuori con l’unico obiettivo – “importantissimo” – di vincere le elezioni, ma poi rivelatasi, almeno finora, completamente incapace di governare.

Quando in una squadra ci sono così tante anime (alcune a part time) diverse e poche di esse preparate ad amministrare, è normale che poi ci siano continui stop. Già dal primo consiglio, si fece presente che il programma fosse debole e poco incisivo. Dopo sei mesi non c’è stato ancora alcun provvedimento incisivo sul piano di rilancio della città e della Marina, a oggi completamente abbandonata. Purtroppo, la maggioranza mi pare che impieghi il suo tempo in altro, e non nel dare risposte alla città. E mi sembra priva di visione, di progetti in grado di dare soluzione ai problemi veri, seri. Una buona amministrazione può definirsi tale se riesce a creare occasioni di crescita, se è capace di arginare le situazioni di disagio sociale, se riesce a migliorare la qualità della vita dei latinensi.

Il compito è arduo e impegnativo. Se LBC è in grado di svolgerlo, vada avanti, ma in maniera incisiva, come Latina merita e non come fatto sinora. Si faccia ripartire immediatamente la macchina che produce, il settore “urbanistico”, si proprio quel settore, posto sotto la lente d’ingrandimento negli ultimi mesi, ha bisogno di riprendere la sua funzione e lo dò per scontato, con tutti i crismi di trasparenza e legalità, come giusto che sia! Occorre ripartire dalle costruzioni attraverso il recupero del patrimonio edilizio esistente per creare nuove opportunità di lavoro e far ripartire l’economia della città. Chiarire su quale modello di sviluppo futuro della città bisogna lavorare, queste sono scelte che passano necessariamente attraverso le scelte politiche.

Il piano del commercio deve avere nuova linfa, l’artigianato locale ha bisogno di stimoli positivi, la città ha bisogno di positività. È ben chiaro a tutti ciò che è successo con le indagini, ma bisogna ripartire e togliersi da dosso la negatività che blocca la città. Latina deve tornare a essere centrale, parliamo della seconda città del Lazio. Ci stiamo svendendo addirittura a Formia, per la questione rifiuti e su questa storia è mia convinzione che i presupposti per gestire l’emergenza e non portarla al fallimento c’erano e come. Mi domando, poi, il motivo per cui c’è stato un forte ritardo nell’apertura del dormitorio comunale e chi è chiamato a decidere in merito. Perché non è stato aperto prima? Una domanda che si aggiunge alla richiesta d’impegno per dotare la città di strutture idonee ad accogliere i senzatetto e in generale le persone in difficoltà. Il Sindaco ha dichiarato che la struttura nel quartiere di via Milazzo sarà destinata dal prossimo anno a centro per anziani e di questo siamo felicissimi, ma contemporaneamente e da subito chiediamo che sia individuato un centro di seconda accoglienza, anche fuori città, che accolga famiglie con minori a carico.

Gianluca Di Cocco – Cuori Italiani