Caporalato, Fai Cisl: La legge va attuata al più presto

10/11/2016 di
indiani-lavoro-campi-agricoltura

indiani-lavoro-campi-terra«La legge sul caporalato è un risultato importante, che premia un metodo di lavoro concertato. Ma serve reale e immediata attuazione di quelle norme, dobbiamo dare gambe solide alla Rete del lavoro agricolo e alla Cabina di Regia sui territori, altrimenti rimarranno solo belle parole sulla carta. Per questo diciamo chiaramente alle istituzioni e alle nostre controparti: non pensiate che la nostra battaglia sia finita». Lo ha detto Luigi Sbarra, segretario generale della Fai Cisl, intervenendo al congresso straordinario della Federazione di Latina.

«Bisogna dare concretezza a un Patto per lo sviluppo che parta dal territorio – ha aggiunto il leader della Fai – e ambisca a raggiungere obiettivi comuni di crescita, coesione, innovazione. Al centro deve tornare il lavoro, e in particolare il lavoro agricolo, alimentare e ambientale, che costituisce il fulcro di un sistema produttivo che, come rilevano i dati Svimez, sta già sostenendo il Paese e presenta enormi potenzialità ancora inespresse».

Per il sindacalista, «l’Europa non può starsene ferma: si comincino ad inserire serie condizionalità alla Pac. Deve passare il principio secondo cui le imprese che ricevono risorse pubbliche e comunitarie non possono prescindere dal pieno rispetto della legislazione sociale e dei contratti collettivi. Contrattazione di secondo livello e bilateralità sono due strumenti essenziali per generare crescita diffusa, elevare tutele e rendere più efficace il presidio sui territori. Ecco perché la Fai, insieme alle altre sigle di categoria, invoca l’immediato sblocco dei Contratti provinciali agricoli. Si deve capire che l’esercizio contrattuale è un’occasione per tutti».