Itri, subiscono un’estorsione ma si fanno giustizia da soli: finiscono in manette

19/08/2016 di
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auto-carabinieri-2016La “giustizia privata” non è mai la soluzione e nella maggior parte dei casi si rischia di passare dalla parte del torto. Lo hanno capito a loro spese P.M. 35enne di Itri e M.I. 39enne,  residente a Fondi, posti a fermo con indizio di delitto dagli agenti dell’Arma.

I due si sono presentati in tempi diversi presso la stazione dei carabinieri di Itri, denunciando di aver avuto una colluttazione con V.C. in località Calabretto, nel comune di Itri. Il movente dello scontro sarebbe stata una minaccia indirizzata dallo stesso V.C. ad uno dei aggressori; alla base della vicenda un prestito di circa 2000 euro che la vittima aveva prestato a P.M. e di cui pretendeva la restituzione.

Un comportamento che i due fermati hanno giudicato di natura estorsiva, procedendo così con il farsi giustizia da soli. Secondo la ricostruzione dei fatti operata dai militari, sostenendo di voler chiarire la vicenda del prestito, avevano perciò dato appuntamento al loro estorsore in una campagna di proprietà della suocera di uno degli arrestati. Non appena quest’ultimo si è presentato sul posto, i due, dopo avergli spruzzato dello spray irritante sul volto, lo hanno colpito più volte con un’arma da taglio, verosimilmente un coltello.

Nonostante le diverse ferite subite alla schiena e alle spalle, il malcapitato è riuscito a divincolarsi nella campagna circostante, mentre gli aggressori si davano alla fuga con la loro automobile.

I Carabinieri, grazie ai gravi indizi di colpevolezza raccolti, hanno dunque proceduto all’arresto dei due soggetti, i quali sono stati trasferiti presso la Casa Circondariale di Cassino, su disposizione del sostituto procuratore Chiara D’Orofice.