SCIOPERO DEI TIR, DISTRIBUTORI A SECCO

11/12/2007 di
Lunghe file e distributori a secco anche a Latina, a causa del blocco delle strade da parte dei tir in protesta. Disagi si sono registrati sulle principali strade urbane ed extraurbane, ma anche alle pompe di benzina, molte delle quali ormai senza carburante.

 
"Esprimiamo forti preoccupazioni – ha dichiarato Martino Landi, Presidente della Faib Confesercenti – per gli effetti della protesta in corso. Se non cessa entro stasera ci sarà la chiusura totale dei distributori. Già l’80% di essi è senza carburanti. Il gasolio è agli sgoccioli. Critica la situazione sulle autostrade dove le scorte coprono solo il fabbisogno della mattinata di domani. Si profilano per la categoria gravi danni economici e la chiusura forzata per inattività. Occorre un intervento urgente del Governo per porre fine a questa situazione di emergenza".
 
 
AUTOTRASPORTO: VERSO PRECETTAZIONE, È GIÀ ALLARME BENZINA
(ANSA) – Auto ferme per mancanza di benzina, e scaffali di negozi e supermercati che cominciano ad essere vuoti. È il secondo giorno del blocco dei tir, e la preoccupazione di una paralisi totale comincia a diventare palpabile, sopratutto dopo la rottura delle trattative tra governo e sindacati. Manca la benzina, ma cominciano a mancare anche generi alimentari, anche di prima necessità come il latte e il pane.

SALTA TRATTATIVA, VERSO PRECETTAZIONE. Salta la trattativa tra
il governo e i camionisti, che chiedono agevolazioni per il gasolio e pagamenti più celeri. Le maggior sigle sindacali confermano la protesta fino a venerdì. La Commissione di garanzia sugli scioperi chiede la precettazione degli autotrasportatori, che il governo sembra orientato a ordinare. Prodi e il ministro dei Trasporti Bianchi condannano le modalità dell’agitazione.
 ALLARME BENZINA. Per la Figisc, che rappresenta i gestori della Confcommercio, nel giro delle prossime 24 ore in Italia sarà paralisi totale: il sistema distributivo resterà, infatti, a secco su tutto il territorio nazionale, mentre i nodi di distribuzione del carburante più importanti, come gli impianti
autostradali, andranno in crisi ancora prima. Ed è allarme anche per le ambulanze e mezzi di soccorso, tanto che la Figisc, come anche la Fegica-Cisl, invita i benzinai che ancora non hanno esaurito le scorte a  salvaguardare «500-1.000 litri di riserva per i servizi di pubblica utilità».
 
DIFFICOLTÀ DISTRIBUZIONE. In crisi tutta la filiera della distribuzione, a cominciare da quella agroalimentare. Per la Confederazione Italiana Agricoltori, la Cia, il danno ammonta a oltre 200 milioni di euro al giorno. Una cifra alla quale si aggiunge l’incubo degli ‘scaffali vuotì a ridosso del Natale:«a rischio – afferma Confagricoltura – proprio la settimana più importante dell’anno». Potranno mancare quindi frutta, verdura, latte. Ma non solo, anche carni, formaggi e animali vivi.
  
PREFETTI CHIEDONO CONSEGNE. Le prefetture stanno chiedendo ai
dirigenti locali degli autotrasportatori di assicurare la distribuzione nei luoghi di istruzione e assistenza del carburante per la rete di pubblico approvvigionamento.
 
FERMA FIAT MIRAFIORI. Fermo anche lo stabilimento Fiat di Mirafiori a causa del mancato arrivo delle forniture per lo sciopero degli autotrasportatori. Nei soli stabilimenti automobilistici del gruppo, la Fiat ha messo in libertà oltre
17.000 lavoratori. Il mancato arrivo delle merci a causa dello sciopero degli autotrasportatori ha costretto infatti Fiat Group Automobiles a sospendere la produzione. 
 
AUTISTI AGGREDITI. Non sono mancati momenti di tensione in alcuni blocchi stradali con chi voleva passare: a Cassino e ad Aprilia due camionisti sono rimasti feriti, a Benevento squarciate le gomme di un tir.