AEROPORTO, CUSANI: “PARTITA TRUCCATA”

04/12/2007 di
di MARCO CUSUMANO *

La
decisione sull’aeroporto a Viterbo è stata ormai presa ma i politici
pontini continuano a credere nella possibilità di una sorta di
“ripescaggio” di Latina. Ieri, nella sala conferenze del Palacultura,
si è tenuto un consiglio congiunto Comune-Provincia al quale hanno
partecipato molti sindaci pontini, esponenti politici provinciali,
sindacati e forze economiche e sociali del territorio.

 
Una discussione
fiume con tanti interventi, più o meno sulla stessa linea, ma con
qualche distinguo. Alla fine è stato deciso di accogliere le proposte
avanzate dall’unico “non politico” presente: l’avvocato Dino Lucchetti,
presidente dell’associazione “Aeroporto per Latina”. E’ stato deciso di
ridare linfa alla società mista “Aeroporto di Latina SpA”, che in
pratica esiste solo sulla carta, investendo nuovi capitali per
realizzare uno studio tecnico serio in grado di dimostrare le
potenzialità di Latina e quindi contestare la scelta di Viterbo.

Nell’ordine
del giorno finale l’assemblea ha aderito formalmente alla
manifestazione del 19 dicembre indetta dai sindacati «invitando alla
massima partecipazione». E’ stato chiesto alla Regione di istituire un
tavolo permanente «di confronto tecnico politico con le province
interessate, i Comuni, la società indicata, le forze sociali, per
determinare definitivamente il nuovo scalo civile del Lazio a Latina
attesa la competenza esclusiva della Regione Lazio».
 
Incisivo
l’intervento di Armando Cusani, presidente della Provincia, che ha
parlato di una «partita truccata» alludendo alla scelta di Viterbo
effettuata in base alla relazione dell’Enac. «Quello della presenza dei
militari al Comani – ha aggiunto Cusani – è soltanto un alibi: il
problema si può risolvere e noi abbiamo anche messo a disposizione il
denaro necessario per il trasferimento».
Maurizio Mansutti
(Pd): «Voglio capire come faranno a mettere 20mila persone sulla Cassia
bis per andare da Viterbo a Roma, è assurdo».
 
Il senatore Michele Forte
(Udc) ha puntato l’attenzione sui problemi del Sud pontino: «Il mondo
non finisce a Latina città. Bisogna anche ragionare sul collegamento
verso il Sud, altrimenti come si arriva a questo aeroporto? Comunque
ritengo che la scelta sia stata tutta politica». Amaro il commento di
Claudio Fazzone (FI): «La verità è che a Roma non contiamo proprio
nulla». Fabrizio Cirilli, però, contesta la tesi “romanocentrica”:
«Anche Viterbo è una provincia, eppure l’ha spuntata. Il problema non è
il rapporto tra Roma e le province, il problema è che Latina conta
poco». Claudio Moscardelli chiede una commissione di esperti e ammette:
«La Regione ha sbagliato. Ora bisogna puntare sul rispetto del piano
della mobilità per decongestionare Ciampino».

«Intanto – si legge
nell’ordine del giorno approvato – si valutano altre strade per
contestare la scelta di Viterbo. La decisione, una volta formalizzata,
sarà impugnata davanti al Tar
». (* Il Messaggero, 4-12-2007)