Minturno, raccolta differenziata ma solo sulla carta: 11 indagati

26/02/2016 di
minturno-panoramica-4566762

minturno-panoramica-4566762Undici indagati per la gestione dei rifiuti nel Comune di Minturno. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Giuseppe Miliano, hanno portato alla contestazione, a vario titolo ad undici persone, dei reati di concorso in frode in pubblica fornitura (art 356 c.p.), truffa ai danni dello Stato (art. 640 1 cpv c.p.), falso (art. 479 c.p.), abuso d’ufficio (art. 323 c.p.) e turbativa d’asta (art. 353 c.p.).

“La Guardia di Finanza – si legge in una nota – ha scoperto un “collaudato sistema” posto in essere tra i membri della stazione appaltate e quelli della stazione appaltatrice, che si concretizzava nell’irregolare e fraudolenta esecuzione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani con particolare riferimento alla raccolta differenziata. Nel corso delle indagini è emerso come il C.N.S. (Consorzio Nazionale dei Servizi di Bologna), mediante la propria consorziata, la società Coop. A.S.A. – Servizi Ambientali di Latina e successivamente la Eco Car Srl di Roma, si aggiudicavano in maniera anomala l’affidamento del servizio di raccolta rifiuti del Comune di Minturno, eseguendo la stessa nel periodo 2013-2015 in maniera difforme rispetto a quanto stabilito nel capitolato d’appalto.

Nello specifico – spiega la Finanza – si appurava che i soggetti indagati, ognuno per il proprio ruolo e incarico ricoperto, non avevano eseguito correttamente la raccolta dei rifiuti solidi urbani, riscontrando altresì la mancata posa in opera e la relativa inadeguatezza dei mezzi utilizzati per il servizio, la carenza del personale impiegato per l’espletamento dello stesso ed il mancato prelievo di rifiuti ingombranti, del vetro e dei R.A.E.E. (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Le Fiamme Gialle accertavano altresì che la condotta omissiva attuata dai soggetti, protrattasi nel tempo, aveva permesso ad entrambe le stazioni appaltatrici di ottenere, mediante la presentazione all’Ente di falsa e ingannevole documentazione contabile che attestava l’avvenuta e regolare esecuzione del servizio appaltato, sistematiche liquidazioni di spesa, a danno del bilancio comunale, rispettivamente pari a un importo di € 2.196.780,82 per il C.N.S. e di € 740.129,00 per la Eco Car”.

Insomma la raccolta differenziata avveniva solo sulla carta, per incassare i compensi, ma nella realtà non era così. Tra gli 11 denunciati 4 sono dipendenti del Comune di Minturno. Sequestrato il sito “ex Asia” in località Parchi, utilizzato come “Eco Centro”, nonché 96.760 kg di rifiuti solidi urbani e 13 metri cubi di rifiuti speciali abbandonati in maniera incontrollata e non smaltiti secondo la normativa vigente.

Sono ancora al vaglio della magistratura ulteriori elementi emersi nel corso delle indagini e nei prossimi giorni le Fiamme Gialle di Formia, su delega del pubblico ministero Giuseppe Miliano, inizieranno gli interrogatori degli undici indagati.