FOTO Lettera/Una passeggiata da Monticchio a Sezze Scalo. Tra i rifiuti

23/02/2016 di
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Gentile redazione, recentemente mi è capitato di fare una passeggiata per la strada Pedemontana che da sotto Sermoneta (zona Monticchio) raggiunge Sezze Scalo. Passando accanto a due o tre ex caselli ferroviari ormai in rovina, mi è capitato, su un tratto di qualche km, notare frigoriferi, bottiglie, monnezza varia insomma, sui lati delle strade.

In particolare, vorrei porre l’attenziane su tempi differenti di “immondezzamento”: sopra la sorgente de LA CATENA, salendo il vecchio muretto, coperte da fitta vegetazione, ci sono decine e decine di bottiglie di vetro abbandonate li da una qualche decina d’anni, assieme agli scarti di qualche officina meccanica (tappi olio FIAT, contenitori per lubrificanti, paraurti danneggiati,) e un ferro da stiro dal design anni ’80. Poi non ho più scansato la vegetazione per il rammarico che provavo.

Qualche km più avanti, andando verso Sezze Scalo, sulla sinistra una ricca foresta di acacie cresciute fra copertoni (ad occhio ne ho contati una quarantina) di piccole dimensioni, tipo quelli che si usavano sulle prime 500 Fiat. Lo stato di conservazione fa presumere che stiano lì da decine di anni. Di questo purtroppo non ho la foto, ma si vedono benissimo dalla strada, passando a piedi.

Nelle foto in allegato gli esempi più “vistosi” con addirittura bollette e ricevute (ho coperto il nome) che uscivano da una busta nera accanto ai resti di un armadio in resina per esterni. Non mancano nemmeno scheletri interi di bovini (davanti al casello abbandonato dove hanno improvvisato una pista da cross e lastre in eternit. Tutto ciò è puntualmente condito da quello che mi permetto di definire “il pranzo del giornaliero”: in un’unica busta annodata i resti di birra 66 cl, vino, stagnola, sacchetto del pane, confezione di salumi pre affettati vuota. Spero qualcuno possa seguire l’esempio del Comune di Aprilia che ha messo le telecamere…

Enrico Basso