Amici come prima, il centrodestra archivia le coltellate per non perdere le elezioni
Sembra non essere accaduto nulla. Tutto cancellato, si torna amici come prima. Poco importa se pochi mesi fa sono volati insulti con tanto di manifesti appesi in città. Poco importa se entrambi i sindaci del centrodestra, Zaccheo prima e Di Giorgi poi, sono caduti per fratture interne. Ora si pensa al voto del 2016 e, si sa, il centrodestra spaccato non conviene a nessuno. E così, magia della politica, la pace è servita. Con tanto di conferenza stampa per illustrare la scelta delle primarie e la ritrovata unità. Che sia genuina o meno lo decideranno gli elettori. Di certo è curiosa.
Nella conferenza stampa all’Hotel Europa c’erano Vincenzo Bianchi, Nicola Calandrini, Alessandro Calvi ed Enrico Tiero. In rappresentanza delle principali forze di centrodestra del capoluogo: Forza Italia, Ncd e Fratelli d’Italia.
E’ Vincenzo Bianchi ad aprire (in qualità di portavoce e promotore del tavolo) spiegando che si è arrivati ad una sintesi attorno a: il superamento delle criticità e i punti cardine di un futuro programma di governo; nessuna preclusione ad alleanze con altre forze politiche e liste civiche; autodeterminazione da parte delle forze partitiche e metodo delle primarie. Proprio quest’ultimo sembra stare molto a cuore alla triade “Calandrini-Calvi-Tiero”.
Quindi, è Calandrini a prendere la parola: “Divisi e frammentati non saremmo stati della partita, perciò abbiamo iniziato a confrontarci. Sarebbe potuto accadere di avere 4 o 5 candidati sindaci per il centrodestra in questa città ma abbiamo discusso e non nego che ci siamo anche scontrati; – continua poi- i problemi nascono con l’amministrazione Zaccheo ancor prima di quella Di Giorgi. Nel 2011 non sono state risolte le contraddizioni interne quando si è deciso, al fotofinish, la candidatura di Di Giorgi. Quelle stesse contraddizioni sono nuovamente riemerse dopo 4 anni ma ora sono risolte. Abbiamo trovato un accordo sulle questioni chiave: Latina Ambiente, società partecipate, urbanistica …e sopratutto l’idea di lanciare le primarie. Per quanto riguarda chi doveva rappresentare la coalizione – precisa – erano troppe le ambizioni individuali. Siamo i primi nel centrodestra a sperimentare a livello locale lo strumento delle primarie, e tutto ciò a dispetto di possibili interferenze dai tavoli romani o nazionali”.
Alessandro Calvi riprende la linea tracciata da Calandrini dicendo: “Negli incontri avvenuti in questi 2-3 mesi ci sono stati momenti di tensione, ma ci hanno aiutato ad essere quì oggi. Siamo dovuti ripartire da quei punti criticiti che erano stati la fonte della crisi di maggioranza”. Prosegue Calvi: “Siamo consapevoli di dover rendere questa città decorosa, convinti di poter rappresentare qualcosa di nuovo. Il 13 marzo, qualunque sià il nome del candidato sindaco, il centrodestra andrà unito, perché abbiamo il dovere morale di rappresentare i cittadini”.
“In questo progetto crediamo da 13 mesi – è Enrico Tiero ora a parlare – perché siamo arrivati alla conclusione che è necessario ricostruire la casa dei moderati”.
Tiero poi intende precisare: “Faremo una campagna elettorale basata sulle cose concrete e non sugli attacchi politici”.
Il trio viene incalzato dai giornalisti presenti per rispondere in dettaglio su quali siano le idee condivise, in particolare su un tema importante come l’urbanistica. Le risposte però latitano. L’importante, per adesso, sembra solo arrivate al voto “uniti”.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.