Operai morti alla Goodyear, nel nuovo processo tutte le prove della prima inchiesta

25/09/2015 di
goodyear-manifestazione-roma-58979235

goodyear-manifestazione-roma-58979235Al via il processo bis per gli operai morti dopo anni di lavoro alla Goodyear di Cisterna. Nel nuovo procedimento entrano tutti gli atti del primo processo, quello che portò a condanne esemplari in primo grado e a clamorose assoluzioni in appello. Lo ha deciso ieri il giudice monocratico Bortone durante la prima udienza al tribunale di Latina. Il pubblico ministero Gregorio Capasso ha chiesto e ottenuto che tutti gli atti del primo processo Goodyear confluiscano in questo nuovo processo.

Una decisione quella del giudice di certo non scontata che va a favore dell’accusa e delle parti civili, i familiari dei 30 operai deceduti in seguito a gravi patologie. Tutti operai che lavorarono nello stabilimento di Cisterna in condizioni, secondo l’accusa, assolutamente insalubri e senza le minime protezioni previste dalla legge. Sotto accusa undici dirigenti accusati, a vario titolo, di omicidio colposo per aver provocato la morte dei 30 operai deceduti tra il 2002 e il 2008, soprattutto per tumori alle vie respiratorie.

Secondo l’accusa le morti sono state causate dalle condizioni di lavoro nello stabilimento di Cisterna dove si respiravano polveri, gas e vapori altamente pericolosi. In particolare l’accusa elenca alcune sostanze nocive come le amine aromatiche, nero fumo, silice, sali di cobalto, derivati della chinolina, cere paraffiniche e fibre di amianto.

I lavoratori non avrebbero avuto in dotazione quelle protezioni essenziali per la sicurezza. In questo nuovo processo la Goodyear è stata però esclusa come responsabile civile dal giudice.
Resta invece ancora da fissare il nuovo processo d’appello, disposto dalla Cassazione che annullò l’assoluzione per quattro ex dirigenti della Goodyear.

(Immagini tratte dal documentario Happy Goodyear)