LATINA, L’ECONOMIA CRESCE MA IL LAVORO MANCA

17/11/2007 di
di MARCO CUSUMANO
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una provincia dalle mille sfaccettature e dalle tante contraddizioni
quella che emerge dai dati del rapporto Eures, presentato ieri.
Confermata la tendenza alla crescita economica: il Pil nel 2005 è
cresciuto del 7,1%, l’incremento maggiore di tutto il Lazio.

 
Il valore
del Pil pro-capite nella provincia pontina è di 25.166 euro, il più
alto dopo quello di Roma. L’economia pontina è in crescita in tutti i
settori: il terziario (+16,1% tra il 2003 e il 2005); l’edilizia
(+7,7%); l’industria (+7,6%) e l’agricoltura (+6,4%). L’andamento
economico positivo ha parziali effetti positivi anche sul mondo del
lavoro: nel 2006 l’occupazione è cresciuta del 5,1%, le ore di cassa
integrazione sono crollate con un -30,7% a fronte del +32,4% del Lazio.
 
Tuttavia il dato dell’occupazione, seppur in recupero, resta inferiore
alla media del Lazio (56,4% contro il 59,3%) e alla media nazionale del
58,4%.
Aumenta la popolazione: nel 2007 si è registrato un +0,8% che
ha portato alla quota di 528.663 residenti. Considerando gli ultimi 15
anni Latina risulta la provincia con il maggior incremento demografico:
+10,7% dal 1992 al 2007, a fronte del 6,8% nel Lazio e +4,2% in Italia,
grazie anche all’immigrazione in aumento. L’indice di natalità (9,7) è
di poco superiore rispetto a quello regionale (9,6). L’immigrazione è
in aumento (+9,1%) ma quasi nulla in confronto al dato regionale del
+20%. Gli stranieri in provincia sono appena il 3,2% della popolazione
a fronte del 6% regionale.
In controtendenza il dato relativo ai
matrimoni: +2,6% nel 2005 rispetto alla riduzione dello 0,5% a livello
regionale. Aumentano i matrimoni religiosi (+4,5%) mentre diminuiscono
quelli civili (-2,5%) in controtendenza rispetto al resto del Lazio
dove accade il contrario.

Problemi invece per quanto riguarda gli
incendi: Latina registra il primato negativo per i boschi distrutti
dalle fiamme: 586 ettari su 1.921 distrutti a livello regionale.
Carente la raccolta differenziata: 6,9% a fronte del 10,4% del Lazio e
del 25,2% in Italia. Nonostante i dati negativi si registra comunque un
miglioramento rispetto agli anni precedenti. Numeri non certo
lusinghieri anche per quanto riguarda l’uso dei mezzi pubblici: solo il
18,3% li utilizza, a fronte del 22,4% a livello regionale. Al contrario
è molto alto l’uso di auto private: 184 vetture per kmq contro le 150 a
livello nazionale. Da qui anche il gran numero di incidenti stradali:
6,2 ogni 1.000 auto, il valore più alto nel Lazio dopo Roma. Infine
aumentano i reati denunciati (+5,7%), in particolare gli episodi di
criminalità violenta (+6,4%). (* Il Messaggero, 17-11-2007)