Intervista/Parla l’avvocato di Bruscagin: Matteo non conosce quelle persone

26/06/2015 di

matteo-bruscagin-latina-calcio-2Maurizio Scaccabarozzi, avvocato di Lecco, è il difensore di fiducia del calciatore Matteo Bruscagin (US Latina Calcio) coinvolto nell’inchiesta sulle partite comprate dal Catania.

Qual è lo stato d’animo di Matteo Bruscagin e dove si trova il ragazzo?
Il calciatore è estremamente dispiaciuto, in questo momento si trova con la famiglia e non è possibile parlare con lui per non minare ulteriormente la sua serenità.

Come mai il nome di Bruscagin è finito nell’inchiesta “I Treni del gol”?
Questo è quello che ci chiediamo anche noi, al momento non abbiamo accesso diretto al fascicolo e cercheremo di accelerare il più possibile questa fase per fare chiarezza al più presto. Bruscagin assolutamente non conosce le persone implicate in questa vicenda, non ha mai ricevuto telefonate e mai ci sono stati contatti. Nel comunicato diffuso in queste ore infatti parliamo di “mere millanterie” proprio perché non vi sono elementi concreti. Insomma se c’è nulla, parliamo del nulla.

Il rapporto tra il calciatore e il Latina Calcio si è incrinato?
Assolutamente no. Ci teniamo a sottolineare la vicinanza che da subito l’US Latina Calcio ha manifestato nei confronti di Matteo. Abbiamo apprezzato questo. Bruscagin si metterà a disposizione della sua società per l’inizio della stagione, problemi tra Latina e Matteo non ce ne sono.

IL COMUNICATO. Ecco il testo del comunicato diffuso dagli avvocati Giulia Aondio e Maurizio Scaccabarozzi del Foro di Lecco, difensori del calciatore Matteo Bruscagin: “Con il presente comunicato intendono affermare l’assoluta estraneità del proprio assistito ai fatti relativi all’inchiesta catanese denominata i “Treni del gol”. I difensori confidano che già in sede di indagini si potrà dimostrare come tale coinvolgimento sia basato su mere millanterie, giungendo pertanto ad una pronta archiviazione della sua posizione, anche a tutela della società e dei suoi tifosi. Si diffidano pertanto organi di stampa e soggetti terzi, anche in relazione ai commenti rilasciati sui social network, dal rendere dichiarazioni diffamatorie e lesive della professionalità del giocatore, riservata in caso contrario ogni azione di tutela”.