Terracina, l’ira di Procaccini dopo la caduta. Parlano Maietta e Meloni

06/05/2015 di
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procaccini-nicolaCommenti e reazioni anche dure dopo la sfiducia al sindaco di Terracina Nicola Procaccini. L’ormai ex sindaco intende ricandidarsi e parla di “traditori” in riferimenti ai consiglieri che, dopo essere usciti dalla maggioranza, hanno firmato per la sfiducia voluta da Forza Italia con il suo leader Claudio Fazzone. Ora arriverà un commissario prefettizio per portare il Comune al voto nel maggio 2016.

Una guerra di potere che vede al centro della disputa il futuro di Acqualatina, da sempre in mano agli azzurri di Forza Italia che vogliono tenersela stretta.

MELONI: COMPLIMENTI A PROCACCINI. «Oggi il Pd, con la complicità di Forza Italia, ha interrotto prima della scadenza il percorso amministrativo della Giunta di centrodestra guidata dal sindaco Nicola Procaccini nel Comune di Terracina. In questi anni, Nicola è riuscito a rappresentare la voglia di legalità e trasparenza in quella città contrastato dai potentati locali. Il suo primo atto è stato la riduzione degli emolumenti percepiti e subito dopo la devoluzione in beneficenza di tutte i regali fatti all’Amministrazione comunale a qualsiasi titolo. La sua azione politica è stata caratterizzata da atti simbolici e risultati concreti. Al sindaco di Terracina, Nicola Procaccini, ai militanti di Fratelli d’Italia e ai terracinesi tutti, voglio ribadire una volta ancora il mio affetto, la mia stima e il mio incoraggiamento a combattere con ancora maggior forza la loro splendida battaglia in difesa della propria città». È quanto dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

MAIETTA: PAGINA BUIA DELLA POLITICA.Quanto è accaduto oggi al comune di Terracina rappresenta una pagina buia ed inqualificabile delle vicende politiche locali e non solo. Con un atto irresponsabile e privo di ogni fondamento reale 13 consiglieri comunali hanno deciso di porre fine ad una Amministrazione in sfregio alle esigenze dei cittadini e arrecando un danno incalcolabile alla loro città, lasciandola commissariata alla vigilia di una stagione estiva importante x il rilancio dell’economia e della crescita sociale della città stessa. Appare chiaro che il tutto si è consumato obbedendo esclusivamente a logiche che poco hanno a che fare con l’Amministrazione e con i problemi della città: non si comprende altrimenti per quale misteriosa ragione solo due giorni fa quelle problematiche sollevate oggi dai consiglieri firmatari per giustificare il loro atto, non erano esistenti appare chiaro a questo punto che tutto è costruito intorno alle vicende legate al controllo di Acqualatina: dicessero chiaro e venissero allo scoperto spiegando ai cittadini e a tutta la comunità locale quali sono i grandi interessi che ruotano intorno alla società che gestisce il ciclo idrico della nostra provincia. Basta nascondersi dietro finti proclami politici e banali motivazioni per giustificare un comportamento politicamente gravissimo di cui i consiglieri protagonisti e i loro mandanti politici si sono oggi macchiati davanti alla città e all’intera Italia. Al sindaco Nicola Procaccini esprimo la mia solidarietà e il mio totale sostegno.”

FDI ALL’ATTACCO. In una nota il portavoce regionale di Fratelli d’Italia del Lazio, Marco Marsilio, attacca: «Oggi si è verificato un fatto politico di gravità inaudito: Forza Italia, con il coordinatore regionale del Lazio Fazzone in prima persona, si è adoperata per far cadere l’amministrazione comunale di Terracina, in modo che questa non fosse presente al rinnovo delle cariche societarie nella società partecipata di Acqualatina, previsto per il 14 maggio. All’operazione ha partecipato il Pd senza neppure trovare la dignità di portare in Consiglio Comunale una mozione di sfiducia, preferendo accodarsi anziché svolgere un ruolo politico. Questo significa che una società partecipata che dovrebbe fare gli interessi dei cittadini viene ridotta a campo di battaglia su cui sacrificare il destino di una città importante come Terracina, che proprio negli ultimi anni stava tornando a rivedere la luce in fondo al tunnel di un passato difficile soprattutto dal punto di vista finanziario.

Analogo tentativo di far saltare l’amministrazione comunale era stato messo in atto a Latina, senza trovare le firme necessarie. Sarebbe utile indagare più a fondo sulle ragioni che spingono a far saltare amministrazioni democraticamente elette pur di impedire a queste ultime di esprimere il loro voto all’interno dell’assemblea dei soci di un’importante società partecipata. Che il segretario regionale di Forza Italia sia impegnato a far cadere le città governate dal centrodestra, la dice lunga sulla necessità di voltare definitivamente pagina».