APRILIA, COMITATO CITTADINI: «OPERATIVO TAVOLO SU TURBOGAS»

31/10/2007 di
«Per la prima volta la Rete dei Cittadini contro la Turbogas di Aprilia ha avuto la possibilità di sollevare le perplessità sui dati posti a base di tutto il procedimento autorizzativo della Turbogas di Aprilia in una sede istituzionale e che riconosce il valore di questo percorso».


Così in una nota la delegazione dei cittadini commenta la prima riunione operativa del Tavolo per Aprilia, e precisamente del gruppo di lavoro per l’accesso agli atti amministrativi. «Abbiamo teso ad analizzare i dati relativi agli aspetti urbanistici e di salute pubblica, in particolare facendo emergere, grazie alla presenza dell’ingegner Pietro Scardala, il fatto che l’area interessata dal progetto sia densamente popolata e profondamente diversa da come viene descritta da Sorgenia nei suoi progetti – continua la nota – Ci sono migliaia
di abitanti che nei progetti non vengono mai menzionati; ma esistono. Parimenti abbiamo evidenziato che i dati del proponente relativi all’incidenza di morte per tumori nella nostra zona era furbescamente più basso rispetto ai dati
ufficiali dell’Asp Lazio. Questo perché abbiamo voluto raccogliere la disponibilità esplicitamente dichiarata dal presidente della Regione Piero Marrazzo nella sua recente visita ad Aprilia, di fare chiarezza sul procedimento e sui dati che hanno portato le autorità competenti ad autorizzare questo
progetto. Auspichiamo che se emergeranno da questo lavoro di accesso agli atti, fatti che confermano le nostre preoccupazioni questi costituiscano la base per una presa di posizione forte e determinata della Regione Lazio, come garantito dal suo presidente. Perchè se si dimostrasse, come noi pensiamo,  che l’istruttoria si è fondata su dati sbagliati o che fino ad oggi ci appaiono tali, le istituzioni che hanno il dover di far rispettare i diritti dei cittadini, non potranno rimanere inerti. Essere finalmente entrati nel merito delle perplessità e delle preoccupazioni che i cittadini da sempre pongono, e di poterlo fare in una sede istituzionale così importante come l’assessorato regionale all’Ambiente e cooperazione tra i popoli  costituisce un risultato importante e che apre una nuova fase di questa vertenza».