Supermarket della droga davanti alla Caritas, arresti anche a Latina

19/02/2015 di

Un vero e proprio «supermarket della droga». Così viene definito dagli investigatori l’edificio in disuso e in stato di abbandono ubicato di fronte ai locali della Caritas a Castel Volturno (Caserta), diventato nel tempo punto di incontro di tossicodipendenti e spacciatori. Il particolare è emerso dall’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha portato all’esecuzione, nelle province di Caserta, Napoli, Frosinone e Latina, di un decreto di fermo nei confronti di 10 persone ritenute gravemente indiziate di detenzione a fine di spaccio e di spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine, svolta dai carabinieri della Stazione di Grazzanise, è stata avviata nel mese di novembre del 2014 a seguito di un controllo di polizia operato nei confronti di un giovane tossicodipendente che, controllato dai militari, aveva loro riferito di aver acquistato lo stupefacente, così come in altre occasioni, da uno spacciatore di colore a Castel Volturno, nell’edificio di fronte ai locali della Caritas.

 L’indagine che è scattata e che è stata svolta attraverso osservazioni, ha consentito di accertare che lo stupefacente veniva lavorato e tagliato a Castel Volturno, presso l’abitazione di soggetti di origine africana, e veniva quindi ceduto a italiani, provenienti soprattutto dalle province di Latina e Frosinone. Questi ultimi si recavano a Castel Volturno, spiega il procuratore di Santa Maria Capua Vetere Raffaella Capasso, «presso l’edificio divenuto nel tempo vero e proprio supermarket della droga e comunemente indicato dagli indagati, nelle loro conversazioni telefoniche, come la Caritas o l’ufficio, proprio per acquistare lo stupefacente e, successivamente, smerciarlo al dettaglio nelle zone di provenienza». La droga, in alternativa, veniva consegnato «a domicilio» a pusher di altre aree da parte di corrieri italiani, in buona parte donne, che occultavano la droga nelle parti intime, al fine di eludere i controlli.