BLOG – So’ de Latina. La filosofia del parcheggio

25/10/2020 di

Stefano sta guidando la sua Panda, modello vecchio.

Deve andare dal commercialista al centro di Latina. Gira e rigira e, incredibile, (o forse no) non c’è parcheggio. Nemmeno a pagarlo. Sono le 17.45, l’appuntamento è alle 17.50 in via Duca del Mare, ma a forza di cercare è finito in via del Lido, che comunque ha sempre a che fare con il mare.

Suda freddo, fa inversione, si avvicina alla meta sperando di incrociare semafori verdi, arriva con le ruote fumanti vicino allo stadio e poi ecco lì un posto libero, bello come il sole, il suo posto al sole. Mette la freccia, fa per girare ma frena di scatto. Al centro del suo parcheggio c’è una signora che fa “no” con l’indice destro.

“È occupato” – dice.
Stefano strabuzza gli occhi.
“Ma lei non ha la macchina”.
“È per mio marito.”
Stefano non replica perché ha fretta, se ne va e gira per altri 5 minuti.

Passa di nuovo davanti alla signora del parcheggio che ora parla allegramente al cellulare.
“Scusi ma io devo parcheggiare, suo marito non c’è…”
“Abitiamo a Borgo Cannuccia, evidentemente ha trovato traffico a borgo Piave” replica lei spazientita. “Non mi guardi così, io sono venuta con il bus per anticipare i tempi!”
La signora guarda Stefano.
Stefano guarda la signora.

Lei è piacente, gambe affusolate con calze nere e stivaletto basso.
Lui pantaloni verdi e una maglietta sbiadita di Che Guevara.

“Lei non farebbe questo per sua moglie?” chiede la Signora del Parcheggio.
“Sono single” replica Stefano Maglietta Sbiadita.
“Mi dispiace… sarà dura per lei trovare un parcheggio…”
“Già signora… ogni giorno esco due ore prima…”
“Caspita”
“Sì… quando è inverno poi è veramente dura”
“In inverno fa freddo”
“Sì… e in macchina non ho i riscaldamenti”
“Poverino! Dovrebbe cambiare automobile”
“Non posso…spendo troppi soldi per la spesa. Sa, per noi single é difficile trovare le monoporzioni. Quando le trovo costano un occhio della testa. Spesso sono costretto a comprare pacchi formato famiglia per risparmiare, ma odio sprecare il cibo quindi preferisco spendere di più per le monoporzioni piuttosto che spendere meno e buttare il cibo. Non so se mi sono spiegato…”
“Ah, lei è un ecologista.”
“Sì, anche per questo ho una vecchia Panda. Per non alimentare questo consumismo dilagante”.
“Non vuole alimentare il comunismo…eppure avrei giurato che lei fosse comunista! Sarà per colpa della sciarpetta che ha al collo. Meno male.”
“Signora mia, l’apparenza inganna. Questa sciarpetta serve per prepararmi al freddo invernale che mi aspetterà in questa automobile.”
“Quanto é dura essere single!”
“Già.”
“Quindi non va nemmeno al cinema? Al ristorante?…”
“Le pare? Come si può andare al cinema da soli… tutti mi guarderebbero. Sa bene che le persone vanno al cinema non per il film ma per guardare chi c’è nella sala. Il ristorante poi è off limits. Hanno messo i cartelli fuori dalla porta lo sa? C’è l’immagine di un uomo solo, sbarrato con una linea diagonale rossa e c’è scritto “Io non posso entrare”.
“Mi pare di aver visto quel cartello. Vicino a quello dei cani forse?”
“No, il divieto dei cani è stato tolto qualche mese fa. Infatti sarei stato ben felice di andare al ristorante con il mio cane, ma adesso lui può entrare e io no. Non mi sembra carino far mangiare il mio cane da solo”
“Però può fargli prendere del cibo da asporto così potete cenare a casa insieme”
“Già. Non ci avevo pensato. Ma al mio cane non piacciono le ostriche”
“Che razza è?”
“Un pastore tedesco.”
“Würstel e patatine allora.”
“Già. Ne va ghiotto”.
“Senta, non si offenda. Vuole parcheggiare? Mi dispiace vederla così, solo, senza poter andare al cinema e al ristorante. Anzi…ecco il mio numero di telefono. Mi scriva quando ne sente il bisogno. Se vuole posso anche accompagnarla al ristorante.”
“Volentieri signora. Ma…suo marito?”
“Non si preoccupi per mio marito. Gli troverò un altro parcheggio.”
Stefano Maglietta Sbiadita sorride. La Signora del Parcheggio pure.