FRAG FASHION BLOG Natale tra incertezza e brillantezza, il piacere del colore

20/12/2021 di

In questo momento mi sembra che ci sia una situazione di estrema incertezza fra tutti, tra l’essere in bilico in una situazione di emergenza ed è già Natale da due mesi. Tra le due sto decidendo ancora cosa mi mette più in ansia.

Proprio per questo è un po’ che mi domando: come mai è Natale già dal 3 novembre? Immagino che la risposta sia tra questioni di marketing, a regaliamoci un po’ di gioia, e proprio su questa mi vorrei soffermare.

Si perché è inutile negarlo i colori, le lucine, gli addobbi, spesso contribuiscono a farci sentire più leggeri e ci regalano quel pizzico di piacere che non guasta mai.
Quand’è il momento che “il fattore colore” diventa fondamentale per rendere le nostre vite migliori?

Direi quasi sempre, sì perché il colore è parte integrante delle nostre vite; le nostre case sono colorate, le nostre macchine sono colorate, quello che compriamo, quello che mangiamo e chiarante quello che indossiamo. Praticamente il mondo che ci circonda è colore, peccato che molti di noi sembrano quasi non accorgersene o hanno timore di utilizzarli in maniera più esplicita, come se ci fosse una morale suprema del colore che ci impedisca di creare pareti colorate o di indossare abiti vivaci.
A volte ci facciamo incastrare dal giudizio altrui.

Chiaramente questo vale soprattutto per chi vorrebbe e se ne priva, ma da vari studi effettuati emerge sempre più l’esigenza e la ricerca della gioia, spesso ricavata sia dal colore che dalla luce.

Per esempio l’architetto Christopher Alexander ci dice che le persone usano gli spazi all’aperto soprattutto se sono soleggiati e al contrario, cortili e piazze in ombra rimangono spesso zone morte, mentre un’esposizione a sud garantisce il piacere della luminosità e quindi della condivisione.

Ovviamente vale lo stesso per gli interni, dalle case, uffici, luoghi di lavoro in genere, ospedali e scuole.
Alcune statistiche in proposito ci fanno notare come il rendimento annuale di alunni esposti alla luminosità sia migliore di quelli che purtroppo non ne usufruiscono.

Tra l’altro molte delle nostre scuole spesso sono state e sono ancora prive di colore, ma per fortuna negli ultimi anni sono molti i progetti architettonici e artistici impegnati ad un nuovo uso del colore, proprio per cercare di dare nuova “luce” a vari edifici.

A tal proposito ci sono già da tempo associazioni che si occupano d’inclusione e riqualificazione di quartieri e zone disagiate attraverso il colore, dalla street art alla pittura in genere.

Facendo un’osservazione più banale, ci siamo mai chiesti come mai siamo tanto attratti dal pensiero di un negozio di caramelle? Beh, sicuramente non sarà solo per il semplice fatto di poterle mangiare, i colori, le forme, la quantità fa si che il tutto diventi più attraente e gioioso.

Questa di oggi è solo una piccolissima parte di tutti gli esempi che si potrebbero fare sul mondo del colore e le sue sensazioni.
Direi che il piacere del colore è da evidenti risultati e il Natale non è che l’ennesima riprova, tra luci e colori. Tutto è alla portata di tutti, e la cosa migliore sarebbe farne una grande scorpacciata, da poterne accumulare la gioia che solo i bambini saprebbero bene come fare.

“Come ogni mezza nota produce un effetto percepibilmente chiaro, allo stesso modo anche ogni colore suscita una sensazione ben definita. Come la musica
è un’espressione altamente differenziata delle sensazioni, così il linguaggio dei colori è una rappresentazione immensamente ricca ed esatta delle sensazioni e dei sentimenti”. (M. Luscher)