Calcioscommesse, nuovo ciclone sulle serie A e B
Hanno continuato sino all’ultima partita dello scorso campionato, in serie A e in serie B. Novanta gara complessive, una dozzina in serie A, comprese quelle di Juventus, Inter e Milan finora escluse dall’inchiesta. Una sarebbe Palermo-Inter 1-0 dello scorso anno. Inoltre risultano indagati l’ex milanista Gennaro Gattuso, anche perquisito, e l’ex laziale Cristian Brocchi, che ha giocato anche con le maglie di Inter, Milan, Fiorentina e Verona e attualmente è allenatore nelle giovanili rossonere: l’accusa nei loro confronti è associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.
Fra gli indagati, ha detto Andrea Grassi, direttore della divisione operativa del Servizio centrale operativo della polizia (Sco), ci sono anche “un paio di giocatori ancora in attività”. Grassi ha aggiunto che “con l’operazione di oggi salgono a 120 gli indagati e 54 gli arrestati dalla fine del 2010. E’ questo il bilancio di tre anni di lavoro: un lavoro che non si è mai fermato e che dimostra che il fenomeno non è sopito”.
LE PARTITE. E’ così che, quasi tre anni dopo l’inizio dello scandalo, un’organizzazione criminale continuava a truccare le partite del calcio italiano. Stanotte i poliziotti del Servizio centrale operativo di Roma e gli uomini della squadra Mobile di Cremona hanno portato in carcere quattro persone: sono Salvatore Spadaro, Francesco Bazzani, Cosimo Ricci e Fabio Quadri. Nomi sconosciuti ai tifosi ma che i protagonisti del mondo del calcio conoscono benissimo.
L’INCHIESTA. Spadaro e Bazzani sono infatti i “mister X” e “mister Y” dei quali si è parlato per mesi nei giornali: rappresentano, dice il gip Guido Salvini che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, l’anello di collegamento tra le società e i gruppi di scommettitori. Al gruppo viene contestata la manipolazione di 90 partite, tra A, B e Lega Pro, a partire dal 2009 sino all’ultimo campionato.
Con due degli arrestati erano in contatto Brocchi e Gattuso. In particolare Bazzani, detto ‘Civ’, in un’occasione si era introdotto nel centro sportivo di Milanello, dove si allena il Milan, e aveva inviato messaggi allo stesso Gattuso. E’ accaduto nel febbraio del 2012 quando si erano svolte partite di Milan, Lazio e Juventus sulle quali Bazzani avrebbe cercato di influire.
Una dozzina sono della massima serie: ci sono partite della Juve, Milan e Inter. I quattro arrestati ieri erano una sorta di mediatori: “prendevano” i risultati delle partite dai giocatori e dirigenti e le rivendevano (con tariffe che andavano dai 250 ai 600mila euro) sul mercato nero delle scommesse. I tabulati telefonici, le intercettazioni dimostrano la qualità dei loro contatti: ci sono presidenti, direttori sportivi, calciatori, tutti di serie A, sui quali la Procura sta svolgendo una serie di accertamenti. Tra gli altri risultano contatti con Rino Gattuso, Stefano Mauri e Claudio Bellucci.
A conferma della tesi del procuratore capo Roberto di Martino ci sono poi le dichiarazioni di alcuni dei protagonisti di questa inchiesta: dallo Zingaro, Amir Gecic, esponente del clan slavo di scommettitori, a Massimo Erodiani, hanno riconosciuto le fotografie di Bazzani e Spadaro. I due non erano soci ma agivano parallelamente: il primo faceva capo al gruppo dei Bolognesi, del quale faceva parte Beppe Signori. Il secondo invece lavorava da solo ed era entrato in contatto con gli Zingari, appunto, e con il gruppo dei baresi dell’ex calciatore biancorosso, Antonio Bellavista.
In carcere c’è poi Cosimo Rinci, amico di Spadaro e dirigente del Riccione calcio nonché in contatto con l’ex presidente dell’Ancona calcio Ermanno Pieroni (anche lui coinvolto nella prima fase dell’inchiesta) e Fabio Quadri, considerato il factotum dello stesso Spadaro. (repubblica.it)