RICOSTRUZIONE DOPO IL TERREMOTO IN ABRUZZO, INTERROGATO L’AMMINISTRATORE DELLA SELEX

03/08/2010 di

«Abruzzo Engineering ha una storia lunga e collaudata che non ha nulla a che vedere con la Valle del Giovenco». Prima di comparire davanti al Gip Marco Billi, come ultima delle persone indagate nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte tangenti, Sabatino Stornelli, amministratore delegato della Selex di Cisterna e fino a qualche mese fa presidente del Pescina Valle del Giovenco, in Prima Divisione, parla con i giornalisti, nel Tribunale dell’Aquila.

«Io sono di Avezzano – spiega – conosco le altre persone coinvolte da tanto tempo, non c’era bisogno di architettare tutto questo marchingegno». Stornelli conferma di avere avuto un rapporto conflittuale con l’ex deputato di An prima e Fi poi, Vincenzo Angeloni. «E questo – sottolinea – è un motivo che mi ha spinto a lasciare la Valle del Giovenco». Per Stornelli, la preoccupazione più grande è che si pensi che le sue attività abbiano sfruttato il terremoto.«Per L’Aquila abbiamo fatto degli interventi importanti – spiega – lavorando su vari servizi tecnologici di rete che abbiamo messo a disposizione, anche in vista del G8. Per questi lavori – prosegue – avanziamo vari milioni dalla Regione, ma questi sono dei passaggi che vanno chiariti con gli inquirenti». «La Regione, da quando c’è la giunta Chiodi, non ha dato più un euro di attività ad Abruzzo Engineering – aggiunge Stornelli – l’unica nostra preoccupazione è stata quella di garantire la sopravvivenza di questa realtà e dei suoi dipendenti, in questo periodo delicato di post-terremoto».

L’INCHIESTA: REGALI PER FAVORIRE SOCIETÀ AMICA – Regali costosi per favorire una società «amica», Abruzzo Engineering, alla quale affidare 1,5 milioni per un progetto – non ancora elaborato – di supporto al Genio Civile sulla ricostruzione, a scapito del Consorzio ReLuis (rete di laboratori universitari di ingegneria), che quel lavoro lo avrebbe svolto gratis. È quanto emerge dall’ordinanza del Gip Marco Billi che ha accolto le richieste del sostituto procuratore Antonietta Picardi sull’attività dell’assessore dimissionario alla protezione civile abruzzese, Daniela Stati (interdetta dai pubblici uffici), dell’ex deputato di Fi Vincenzo Angeloni e del padre della Stati, Ezio (arrestati), del compagno della Stati, Marco Buzzelli (domiciliari), e di Sabatino Stornelli ad di Selex service management(Finmeccanica). Abruzzo Engineering è una società a capitale misto (60% Regione Abruzzo, 30% Finmeccanica attraverso Selex, 7,50% Provincia dell’Aquila, 2,5% Provincia di Pescara), con 200 dipendenti in cassa integrazione e un’esposizione bancaria di oltre 10 milioni. Secondo il Gip, però, l’attività non era finalizzata a operazioni per salvaguardare i lavoratori, ma a interessi personali dei cinque. Stornelli e Angeloni sono impegnati in diverse attività imprenditoriali comuni e con Ezio Stati – ritenuto la mente e l’ispiratore dell’attività della figlia – progettano la costituzione di una società immobiliare per realizzare un complesso residenziale, commerciale e sportivo. Si spiegherebbero così l’anello con diamante del valore di 12 mila euro per la Stati, l’auto (un’Audi A4) per il suo convivente – nominato anche consulente di Abruzzo Engineering – e di un grande televisore per Stati padre: tutti regali di Angeloni che in un’intercettazione con Ezio Stati afferma: «Ezio, qui c’è per tutti…quando c’è per tutti la torta deve essere grossa!». Proprio in concomitanza con il regalo del diamante, arriva la notizia più bella: la modifica dell’ordinanza del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per inserire Abruzzo Engineering nell’attività di supporto al Genio Civile su censimenti, rilievi e quant’altro, assieme al Consorzio Relais. Nella precedente ordinanza (n.3805/2009), figurava solo il Consorzio, che avrebbe svolto quella attività «senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica»; nella seconda (3808) si aggiunge Abruzzo Engineering e scompare il riferimento alla gratuità del lavoro. Una modifica per la quale la Stati si è battuta moltissimo con interventi presso la presidenza del Consiglio, con il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e con l’allora presidente della Provincia Stefania Pezzopane (Pd). Portando avanti il discorso della salvaguardia dei posti di lavoro e criticando aspramente Vincenzo Spaziante, della Protezione Civile, il quale non avrebbe mantenuto con lei l’impegno di fare affidare ad Abruzzo Engineering quel lavoro, finito al Consorzio ReLuis, vicino, secondo la Stati, alla protezione Civile e a Mauro Dolce. In intercettazioni con la Pezzopane e Chiodi, la Stati sostiene che il servizio del Consorzio non sarà gratuito («gratis il cazzo», sbotta, sostenendo che i soldi arriveranno diversamente con le consulenze). Alla fine, arriverà la tanto attesa modifica, con l’esclusione del riferimento alla gratuità: in questo modo non ci sarebbe stato pericolo che «si risvegliasse l’attenzione della Corte dei Conti dal momento che quel lavoro prima poteva essere fato gratuitamente dal Consorzio, sulla base dell’ordinanza n.3805».