RIFIUTI, POLVERINI: BANDO PER NUOVA MALAGROTTA

13/07/2010 di

Il destino della discarica di Malagrotta, con l’ipotesi di trovare un sito alternativo attraverso un bando pubblico, gli strumenti per contrastare le infiltrazioni di stampo malavitoso nel sistema dei rifiuti, l’attivazione dei piani di bonifica oltre a una convinzione: le percentuali di raccolta differenziata previste dagli attuali parametri sono «materialmente irraggiungibili».


Dopo l’audizione dell’assessore Pietro Di Paolo delle scorse settimane, è stata oggi la volta della stessa governatrice del Lazio Renata Polverini di essere ascoltata dalla Commissione parlamentare ecomafie. Un’audizione durata oltre un’ora, nel corso della quale la presidente ha scelto anche di avvalersi per un pugno di minuti della facoltà di poter dare ai parlamentari alcune informazioni in forma riservata, a quanto si dice per approfondire alcuni aspetti legati al rischio delle infiltrazioni malavitose. Un punto, dirà poi al termine dell’audizione, che «fortunatamente nel Lazio non presenta ancora tassi così alti di preoccupazione». Certo, ha riconosciuto, la messa a gara dei servizi può dare qualche pensiero, «e per questo stiamo chiedendo a tutti gli organi istituzionali di sostenere la nostra azione per mettere in campo strumenti affinchè le gare creino una griglia per impedire alle aziende non a posto di poter partecipare». In apertura delle cinque pagine delle relazione che Polverini ha esposto ai commissari, però, c’è la questione Malagrotta. Che vada chiusa, ha affermato la governatrice, è pacifico e per la scelta del sito alternativo «stiamo immaginando la possibilità di sceglierlo con un bando pubblico, se ciò non allunga troppo i tempi. Il Comune di Roma – ha messo in chiaro – non ci ha ancora notificato una posizione alternativa». E Allumiere, che il Campidoglio avrebbe già indicato come idonea? «Per ora – la risposta di Polverini – la Regione non ha avuto indicazioni formali dal Comune». Quando ciò accadrà, allora se ne discuterà. I tempi però stringono («Malagrotta è satura») e si vivono oggi le conseguenze di un nodo che viene da lontano: «Non è che in quelle condizioni ci si trovi per caso – ha sottolineato – Quasi il 90% dei gestori del ciclo dei rifiuti è privato, e quasi l’80% fa capo a una sola persona, in una discarica che forse, tanti anni fa, poteva anche essere espropriata per interesse pubblico. Ma così non è andata». D’altronde, scrive Polverini nella sua relazione, «alcuni problemi si tramandano di Giunta in Giunta ormai da anni». E un altro è il potenziamento della differenziata: «Io sono a favore – ha detto alla commissione – ma se i parametri sono quelli attuali è materialmente impossibile per noi raggiungerli, non ci prendiamo in giro». Si tratta di un metodo che, per la governatrice, ha senso se inserito in un sistema che parte dalla riduzione degli imballaggi per arrivare a un’attenta pianificazione del riuso. «Altrimenti – ha messo in guardia – si rischia una corsa verso percentuali che non raggiungeremo mai per mandare poi, per esempio, i rifiuti a bruciare all’estero dopo avere speso soldi per differenziarli». Il nuovo Piano rifiuti, comunque, arriverà in commissione consiliare prima di settembre, ha annunciato la presidente, ma intanto alcuni interventi sono già in atto: il piano bonifiche, per esempio, «attivato nella sua interezza» o le operazioni di sondaggio della discarica pontina di Borgo Montello: per verificare se questa nasconda fusti di materiale tossico la Regione ha già stanziato 500 mila euro.