TRENITALIA, APPALTI PILOTATI: ARRESTI E SEQUESTRI
I finanzieri del Comando Provinciale di Napoli, coordinati dalla Procura della Repubblica, stanno eseguendo, in varie località del territorio nazionale, arresti di alcuni dirigenti di Trenitalia spa e di imprenditori accusati di pilotare e turbare l’affidamento di gare di appalto indette dalla stessa Trenitalia, nonchè sequestri di aziende.
Gli appalti illecitamente affidati, relativi alla manutenzione di carrozze e locomotori, ammontano ad oltre 10 milioni di euro e, in alcuni casi, è emerso che erano stati affidati con trattative private dirette e singole, in modo irregolare, a imprese riconducibili a parenti di uno dei dirigenti della società pubblica. Le ipotesi di reato sono l’associazione per delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti, corruzione, riciclaggio e reimpiego dei proventi illeciti in attività economiche, mentre il valore delle aziende ammonta a circa sei milioni di euro.
Le persone nei confronti delle quali il gip di Napoli ha disposto la custodia in carcere sono Raffaele Arena, ex dirigente responsabile del servizio manutentivo di Trenitalia, e Fiorenzo Carassai, ex responsabile di una sezione di manutenzione della società, e gli imprenditori napoletani Giovanni e Antonio De Luca, titolari della società ‘Fd Costruzionì, impresa al centro dell’inchiesta. Arresti domiciliari, invece, per Carmine D’Elia, ritenuto socio occulto di Arena. Il gip ha anche disposto il sequestro di alcune aziende, ora in corso da parte della Guardia di Finanza: oltre alla ‘Fd Costruzionì di Napoli, il Pastificio artigianale Leonardo Carassai srl di Campofilone (Fermo), la Mavis srl e la Amg srl, entrambe di Nola (Napoli). Secondo l’accusa, i due ex dirigenti di Trenitalia, gli imprenditori arrestati e diversi altri indagati avrebbero dato vita ad una organizzazione per delinquere che aveva manipolato ed egemonizzato il mercato degli appalti ferroviari, che venivano affidati ad un cartello di «imprese amiche» in cambio del pagamento di tangenti.