INTERCETTAZIONI: GOVERNO INCASSA FIDUCIA

10/06/2010 di

Ilgoverno incassa la fiducia sul ddl intercettazioni con 164 sì e 25 no. Il Pd non ha partecipato alla votazione. Il provvedimento torna alla Camera in terza lettura.

IDV – «Un ddl turpe approvato in modo altrettanto turpe dalla maggioranza, che ne risponderà moralmente davanti al Paese, quando le indagini e le investigazioni si areneranno, favorendo il crimine e in particolare le mafie. Ovviamente nell’oscuramento mediatico integrale». Lo afferma Luigi de Magistris, eurodeputato IdV, che aggiunge: «Questo ddl è un pugno allo stomaco per la democrazia e la legalità, inferto dal Governo dopo aver completamente svuotato il Parlamento, con la complicità di quelle componenti ipocrite che sono la Lega e i finiani, che fino all’ultimo si sono riempiti la bocca di parole come legalità e istituzioni per poi piegarsi al volere del premier. Adesso -conclude de Magistris- speriamo nella mobilitazione civile e nel presidente della Repubblica, che esortiamo a non approvare questa vergogna che ferisce la democrazia e la Costituzione».

PDL VOTA SÌ CON ORGOGLIO – «Votiamo sì orgogliosi e convinti, come sempre, questa legge utile e importante». Il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, conclude la sua dichiarazione di voto sulla fiducia posta dal governo al ddl intercettazioni rivendicando la bontà del provvedimento con un intervento accalorato e fortemente polemico verso il Pd che ha lasciato l’Aula. «Siamo orgogliosi di avere fatto un confronto, il Pdl si confronta e applica al suo interno la democrazia che voi oggi ignorate e calpestate» quasi urla Gasparri tra gli applausi dei senatori del suo gruppo. «Alla Camera, col voto segreto – annuncia Gasparri – avremo più voti della maggioranza. Molti di voi si vergognano di votare contro questa legge, perciò uscite dall’aula». «L’atteggiamento dei colleghi non è un atteggiamento democratico, manifestano il disprezzo delle istituzioni e l’arroganza» attacca Gasparri che poi nel merito della legge la difende con puntiglio. «Se tutto è pubblicabile si fa un favore ai criminali» sostiene assicurando che «il giornalismo di inchiesta è tutelato da questa legge». «Le intercettazioni – sostiene Gasparri sono solo l’extrema ratio per le indagini e invece ora se ne fa un uso costante, continuo per indagare, anzi si comincia intercettando». Gasparri, poi, cita alcuni «colleghi giornalisti» come Piero Ostellino che «sul Corriere della Sera ha scritto che ‘i processi si fanno in Tribunale e non sui giornali» e il presidente dell’ Ansa Giulio Anselmi «che tempo fa ha detto ‘una legge sulle intercettazioni è necessaria perchè abbiamo pubblicato intercettazioni inutili e dannose». «Io come giornalista – tuona Gasparri – provo vergogna per l’ uso che i colleghi hanno fatto e fanno delle intercettazioni». Secondo il capogruppo del Pdl «vengono usate da certa stampa contro Berlusconi per cercare di ribaltare la volontà democratica». Non poteva mancare, in coda, un attacco a Massimo D’Alema che «tempo fa ha detto che ‘ai giornali non vanno date multe ma vanno chiusì. »Ebbene – commenta Gasparri – noi diciamo il contrario, noi difendiamo i giornali a differenza di certa cultura di sinistra«. Una chiusa applaudita dai senatori della maggioranza.

LISTARE A LUTTO TUTTI I GIORNALI – «Quella di oggi è una giornata nera per lo stato di diritto e per la Costituzione. Si vota con la fiducia la riduzione del principio di legalità ma soprattutto la cancellazione progressiva del diritto di cronaca. Si vota una legge per la quale nulla si sarebbe saputo di Ustica, le lettere di Ilaria Cucchi spiegano come con questa legge lei non avrebbe avuto giustizia. Come Articolo21 insieme a al presidente Federico Orlando invito a listare a lutto tutti i giornali, i siti e i blog, e chiedo a radio e tv di mandare in onda un minuto di silenzio.» Lo ha detto a Radio Radicale il deputato Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21.