TORNANO I LATTE E SUOI DERIVATI, LA BAND DI LILLO E GREG

19/05/2010 di

«Un’ultima cosa, non darò mai il mio otto per mille alla Chiesa. Posso votare a destra o a sinistra, ma mai per Berlusconi. Voi fate come vi pare». L’affondo arriva diretto, dopo due ore e mezza piene di musica, gags, vecchi cult e nuove sorprese, in un Teatro Olimpico affollatissimo e rigorosamente under 50. I due anni di «assenza ragionata» hanno dato i loro frutti e Latte e i suoi derivati sono tornati ieri sera a cantare dal vivo in «L.S.D. World tour Shine a Latte» (titolo che dileggia amabilmente gli Stones di Shine a light), tour mondiale a sei date, tutte al Teatro Olimpico di Roma (fino al 23).

Front men sono, ovviamente, sempre Greg e Lillo, più in forma e dissacranti che mai in quello che chiamano «il primo spettacolo in 2D». Ma per l’occasione il quartetto della storica band musicomica nata dalle ceneri di una casa editrice per fumetti si è arricchito di ottoni, basso e tastiera. Proprio come gli Stones si parte tra assoli e fumi colorati, ma poi non si risparmia nessuno. Greg e Lillo ne hanno per il governo (‘Belli diceva che la pioggia è legata al mal governo. Se piove tanto, fate i conti voi…«), come per il Festival di Sanremo, per il quale hanno preparato una canzoncina smelenza (»visto che ormai lì passa di tutto«). Irresistibile, Lillo sfodera il suo asso nella manica ancheggiando al ritmo di Mick Jagger. Ma il pubblico che li osanna è più dissacrante di loro e, dopo il delirio, è pronto a fare i coretti aizzato da Greg al ritmo di »Lillo è str…«.

Uno dopo l’altro sfilano cavalli di battaglia come Il Ballo Dell’estate, Ginoska, Me Sò ‘Ngrifato, La Pagnotta E Un Sogno In Tasca, confermando l’ecletticità della band, capace di spaziare dal rock ‘n roll puro al tango, dallo ska al country e allo swing. In scaletta, anche brani inediti come Compagni di camerata, inno alla par condicio estrema, che a qualcuno fa scegliere un cuore un pò rosso e un pò nero, per non far torto a nessuno, e che i due intonano come farebbe il miglior Guccini. La platea ride, c’è chi sa a memoria la maggior parte dei brani. A gran voce si chiede il bis, anzi un bis: Otto il passerotto, la favola del numeretto diventato uccellino in cui Greg è il papà e Lillo il bambino incontentabile. Otto arriva, ma in una nuova versione che lascerà tutti a bocca aperta. A comporre la band di Latte e i suoi derivati sono Claudio Gregori (voce), Lillo Petrolo (voce), Fabio Taddeo (chitarra) e Paolo Di Orazio (batteria), accompagnati per l’occasione da Alessandro Mazza (basso elettrico), Emilio Merone (piano), Fabio Tullio (sax), Claudio Corvini (tromba), Massimo Pirone (trombone).