«Non ne so nulla, permettetemi di non esprimermi su una cosa del genere. Lo farò domani mattina se effettivamente dovesse essere questa la proposta. Non credo, però. Poi in politica tutto è possibile». Così il segretario dell’Udc Lazio, Luciano Ciocchetti, al termine dell’assemblea degli autoconvocati del suo partito a Palazzo Sturzo, all’Eur, ha risposto, in serata, a chi gli chiedeva un commento all’ ipotesi, che circola, per ora solo come voce tra i militanti centristi, che vorrebbero Dorina Bianchi e Paola Binetti come possibili nuove entrate, nella giunta regionale del Lazio, anche alla luce dell’ incontro di stamani tra il segretario nazionale Udc, Lorenzo Cesa, e la neopresidente del Lazio, Renata Polverini.
Il quadro sull’eventuale ricomposizione del gelo calato tra la Polverini e i centristi, dopo il mancato ingresso in giunta, potrà essere più chiaro domani, quando è previsto un vertice tra il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa e i dirigenti del partito del Lazio. Ciocchetti con il suo intervento ha chiuso la serie odierna degli interventi che si sono susseguiti dal palco di Palazzo Sturzo dei militanti e dei dirigenti laziali dell’Udc. L’assemblea, a cui hanno partecipato centinaia di persone, e che è stata organizzata, non è stata chiusa, ma resterà permanente fino alla prima seduta del consiglio regionale del Lazio convocata per il 12 maggio prossimo. In quell’occasione, ha spiegato Ciocchetti, «noi assumeremo una decisione secondo la nostra posizione e probabilmente con un candidato di bandiera per la presidenza del consiglio regionale che si presenterà all’elezione. È un’idea mia che dobbiamo discutere». Quanto alla giunta Polverini, dove l’Udc non è entrato, perchè, secondo Ciocchetti, «non sono stati rispettai i patti», il problema «non è la vicepresidenza o no: eventualmente sarebbe da scomporre e ricomporre la giuntà».
