Elezioni, il centrosinistra strappa Roma, Viterbo e Treviso

10/06/2013 di

Il centrosinistra fa en plein: trionfa a Roma, che strappa al centrodestra dopo 5 anni, così come
Brescia, governata dal Pdl negli ultimi 5 anni. Dopo 18 anni di indiscusso dominio del centrodestra, si
riprende anche Viterbo, e dopo 20 anni strappa Treviso alla Lega e Imperia (feudo dell’ex ministro
Claudio Scajola) al Pdl. Tutti gli 11 capoluoghi al ballottaggio sono infatti andati a sindaci del
centrosinistra, e, se si sommano ai 5 già vinti al primo turno (Sondrio, Pisa, Massa, Isernia e Vicenza)
portano la vittoria del centrosinistra sul centrodestra a 16 a 0.

A ROMA il candidato del centrosinistra, il medico Ignazio Marino, che già al primo turno aveva
conquistato quasi il 43% dei consensi, ha strappato la città al sindaco uscente, Gianni Alemanno (Pdl),
trionfando con il 63,9%; Alemanno si ferma al 36,1%. La città fa però anche segnare un preoccupante
astensionismo: a Roma ha votato il 44,93%, -8% rispetto al primo turno quando era andato a votare poco
più di un elettore su due.

In generale, a livello nazionale l’affluenza ha segnato un calo di ben 11 punti rispetto a 15 giorni fa: ha
votato il 48,5%, rispetto al 59,7% del primo turno.
Nei capoluoghi brucia alla Lega la sconfitta di Gentilini, il ‘sindaco sceriffò che, direttamente o
indirettamente, ha guidato la politica di TREVISO dal lontano ’94. «È finita l’era Gentilini, è finita l’era della
Lega e del Pdl», ha commentato lui stesso parlando con l’ANSA.

A SIENA, storica roccaforte del centrosinistra sconvolta dal caso Monte dei Paschi, Bruno Valentini (Pd,
Sel e lista civica) riesce, con il 52% dei voti, a prevalere di misura su Eugenio Neri, che si ferma al 48%.
Altro dato eclatante è quello di BRESCIA, dove, dopo 5 anni, la città torna ad essere guidata dal centro
sinistra. Emilio Del Bono, sostenuto da Pd e civiche, ha ottenuto il 56,52% dei voti. Il candidato del centro
destra, il sindaco uscente Adriano Paroli, si è fermato al 43,47%. Un altro feudo strappato al centrodestra
è IMPERIA: dopo 20 anni di governo di centrodestra, il feudo dell’ex ministro Claudio Scajola ha deciso di
cambiare. Il nuovo sindaco è l’imprenditore Carlo Capacci, sostenuto da Pd e tre liste civiche, tra cui una
che fa capo all’ex sindaco Paolo Strescino (ex Pdl) e che raccoglie dissidenti del Pdl. Ha vinto il
ballottaggio con oltre il 76%; al candidato Pdl, Erminio Annoni, il 23,8%. Il centrosinistra torna anche alla
guida di Viterbo, dopo 18 anni: Leonardo Michelini, con il 62,9% dei consensi, ha strappato la città al
sindaco uscente Giulio Marini, che si è fermato al 37,1%.

A IGLESIAS, commissariata e prima in mano al centrodestra, vince, anche se di misura, Emilio Gariazzo
(Pd, Sel, Comunisti italiani, liste civiche) con il 51,7%.
Il centrosinistra riesce a riconfermare la poltrona del sindaco a LODI – dove vince Simone Uggetti (Pd,
Sel e liste civiche) – a BARLETTA, dove si impone, con il 62,9%, Pasquale Cascella, giornalista ed ex
portavoce del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ad AVELLINO, dove vince Paolo Foti, con
il 60,6% dei consensi e ad ANCONA. Qui Valeria Mancinelli, candidata del centro sinistra, ha battuto con il
62,6% lo sfidante del centro destra Italo D’Angelo (37,4%) ed è il primo sindaco donna della città.

Negli altri 56 comuni al voto – 54 superiori ai 15 mila abitanti, 2 inferiori a questa cifra – 34 sono andati al
centrosinistra, 2 se li è aggiudicati il Movimento Cinque Stelle: sono Pomezia (Roma) e Assemini
(Cagliari). Negli altri 18 ha vinto il centrodestra. In alcuni, tuttavia, lo scontro è stato tutto interno a
quest’area: è il caso di Sabaudia, dove il candidato di Fratelli d’Italia, Maurizio Lucci, ha vinto, con il
56,1%, su quello sostenuto da Pdl, La Destra e liste civiche, Giovanni Secci. O di Bisceglie, in Puglia,
dove l’esponente sostenuto da Unione di centro e liste civiche, Francesco Carlo Spina, ha battuto il
candidato del Pdl, Giovanni Casella. E a Carovigno (Brindisi) è sindaco Cosimo Mele, l’ex deputato
dell’Udc dello scandalo a luci rosse dell’ estate 2007 nell’Hotel Flora di Roma: ha battuto, sostenuto da
diverse liste civiche, Antonia Gentile, sostenuta dal Pdl. Infine a Sulmona, funestata dalla morte del
candidato Di Benedetto durante la campagna elettorale, ha vinto Giuseppe Ranalli (Pd).