Gaming, slot e il mondo del lavoro: ecco come il settore crea opportunità

23/04/2023 di

Un lavoro nel mondo del gioco è probabilmente il sogno che ognuno di noi ha avuto da bambino. Una fantasia che oggi può diventare realtà, grazie al costante sviluppo che il settore videoludico sta avendo negli ultimi anni, che non sembra volersi arrestare, nonostante qualche piccolo assestamento dovuto alla fine della pandemia e al fatidico ritorno alla realtà.

E quando un’economia è in crescita, si sa, le opportunità si moltiplicano. Il mercato videoludico è estremamente competitivo e per stare al passo con i competitor le aziende devono saper apportare un valore aggiunto alla propria offerta per non perdere i clienti e per conquistarne di nuovi.

La sinergia fra produttori e distributori è dunque essenziale, come dimostrano le consolidate partnership della filiera del gambling. Qui il rapporto fiduciario fra operatori e software house è il fulcro su cui si impernia l’intera offerta di gioco, che deve calibrarsi sulle preferenze degli utenti ma anche sapersi rinnovare, per rimanere competitiva all’interno di un mercato davvero spietato.

In particolar modo dietro alle slot machine con soldi veri c’è un alacre lavoro di team di professionisti che studiano idee innovative, meccaniche di gioco e storytelling appassionanti. Il risultato è un’offerta variegata che distingue le piattaforme l’una dall’altra, fra cui gli utenti possono scegliere la soluzione più calzante per le proprie esigenze.

Certo, il lavoro è ben diverso da quello su cui fantasticavamo da piccoli. Serve sì creatività, ma una buona percentuale è composta anche da matematica, sulla quale si fondano i modelli di gioco e gli algoritmi che normano l’evoluzione delle sessioni.

Le opportunità formative, però, non mancano. In provincia di Avellino esiste un’università interamente dedicata al videogame e all’animazione, un vero punto di riferimento per la didattica in ambito gaming, tanto da aver deciso di esportare il proprio know-how all’università di Rio de Janeiro.

Lavorare nel mondo del gaming non è, quindi, affatto un gioco. Ci sono competenze specifiche da soddisfare, che vanno abbinate a precise attitudini, come la capacità di pensare fuori dagli schemi e la passione per la materia videoludica.

Quest’ultimo aspetto non è certamente secondario: un team che ama i videogiochi è in grado di comprendere la psicologia dei gamer e ha quindi un enorme vantaggio nell’ideazione di contenuti e nella risoluzione di eventuali problemi.

L’amore per il gioco rimane insomma un’ottima base di partenza se si vuole cercare impiego in questo settore. Una passione da integrare con nuove conoscenze e percorsi formativi specifici, che consentiranno l’accesso a uno dei settori più dinamici attualmente esistenti.