Boom delle software house in Europa nel biennio 2019-2020

14/04/2021 di

Durante queste ultime settimane si è fatto un gran parlare delle software house d’Europa, le quali nel 2020 hanno aumentato i loro profitti e le loro entrate, a scapito della crisi economica incombente. Che cosa c’è di vero dietro questo tipo di informazione?

Innanzitutto bisogna spiegare bene che cosa sono le software house e come funzionano in Italia e nel resto del mondo. Per software house si intende convenzionalmente una casa di sviluppo specializzata nella produzione di software, applicazioni, sistemi operativi e simili. In pratica tutto quello che riguarda videoscrittura, programmi di grafica e naturalmente la progettazione di nuovi sistemi di Computer Aided Design. Tuttavia l’uso più comune del termine indica lo sviluppo e la realizzazione di videogames. Oggi l’industria del gaming sta consolidando il proprio settore, dato che società come Namco, Atari, Capcom, SEGA e la stessa Apple e Microsoft, sono dei colossi nel settore della tecnologia, di ricerca, sviluppo e produzione di videogames.

Rispetto ai decenni passati, questo tipo di realtà oggi opera anche in Paesi come Regno Unito, Francia e Italia. C’è stato infatti un passo in avanti da parte di società con sede in Europa, visto che è cambiato in modo radicale e dinamico il concetto stesso di terziario avanzato. Già tra il 2018 e il 2019 in Italia operavano infatti oltre 120 aziende il cui fatturato lordo aveva superato i 18 miliardi di euro. Il 2020 c’è stato un ulteriore passo in avanti, arrivando alla cifra di 20 miliardi di euro.

Del resto non è difficile notare come oggi l’hype e l’attenzione mediatica dei magazine e dei canali e circuiti di informazione sia più focalizzata e rivolta verso i giochi, la produzione di software e di app per dispositivi mobili. È un argomento che sta diventando sempre più mainstream, visto che i consumatori e i fruitori di questi servizi sono spesso appassionati, curiosi e ne vogliono sapere sempre di più. Da una parte abbiamo quindi la parte coinvolta in modo diretto a questo processo produttivo, dall’altro vediamo come utenti, blogger, smanettoni e frequentatori di social e di piattaforme come Twitch.tv siano sempre più al passo con le novità che riguardano il settore del gaming e della tecnologia in generale.

Il 2021 si è aperto con le ultime uscite di casa Sony e Microsoft, che ormai da lungo tempo assieme a Nintendo, Apple e ad altre aziende come Google, detengono il monopolio sulle console di ultima generazione. A questo bacino di utenti, bisogna inoltre sommare anche chi predilige il gioco direttamente da PC o da dispositivo mobile. Proprio per questo motivo Nintendo ha deciso di sviluppare una console ibrida come la Nintendo Switch. Tuttavia per i produttori di console, questa non è affatto una novità assoluto. In molti avranno notato come la tendenza del retrogaming sia arrivata proprio nel momento in cui gli smartphone diventavano una nuova fonte di gioco, intrattenimento per giovani e per utenti più anziani. Sono uscite fuori piattaforme in cloud come ad esempio Apple Arcade, dove si possono giocare quasi 200 titoli, e altri saranno presto disponibili.

Un volume d’affari importante a cui è naturale aggiungere anche il circuito del gambling online. Le realtà che operano nel settore del digital casinò durante gli anni passati sono cresciute in termini di risultati operativi e di fatturato. Parliamo di realtà come casino online NetBet le quali sono emerse nel tessuto del gioco online legale operante in Italia negli anni. Abbiamo visto come le attrattive che hanno ottenuto maggior rilievo durante l’ultimo biennio, si basano su quel tipo di utenti che accede direttamente dal proprio dispositivo mobile. Anche in questo caso si registra dunque una evoluzione funzionale e programmatica, rispetto alla prima fase dove i casinò erano visitati e giocati da utenti che vi facevano accesso da PC fisso e laptop, nella maggioranza dei casi.