Leucemia, le autorità inglesi approvano una nuova cura firmata Abbvie
AbbVie ha annunciato oggi che l’Istituto Nazionale per la Salute e l’Eccellenza Clinica del Regno Unito (NICE) ha rilasciato una valutazione finale positiva (Final Appraisal Determination-FAD), raccomandando che venetoclax in combinazione con rituximab venga reso disponibile da parte del Servizio Sanitario Inglese per il trattamento di pazienti con leucemia linfatica cronica recidivante/refrattaria (LLC R/R) che hanno ricevuto almeno una precedente terapia.
“La decisione dell’agenzia NICE è molto positiva per i pazienti inglesi e ci auguriamo che anche l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) concluda rapidamente il processo di negoziazione per questa nuova opzione terapeutica e renda disponibile la terapia ai pazienti italiani che convivono con la leucemia linfatica cronica recidivante/refrattaria” – afferma Felice Bombaci, Responsabile nazionale dei Gruppi AIL Pazienti (Associazione Italiana contro le leucemie i linfomi e il mieloma onlus).
“La nuova combinazione, valutata nello studio Murano e approvata dal NICE, darà ai pazienti la possibilità di vivere più a lungo con la prospettiva di un periodo senza trattamento, consentendo inoltre risparmi per il sistema sanitario nazionale”.
Nella leucemia linfatica cronica – la forma più comune tra le leucemie nell’adulto – viene rilevata una quantità eccessiva di linfociti maturi (un tipo di globuli bianchi), prevalentemente nel sangue e nel midollo osseo. Ogni anno in Italia circa 1.200 persone ricevono una diagnosi di LLC. La maggior parte dei pazienti che convivono con la LLC e che richiedono un trattamento, alla fine sperimenterà una recidiva della malattia.
“Una volta rimborsata anche in Italia, la combinazione venetoclax più rituximab nella LLC recidivante/refrattaria permetterà alla comunità scientifica di beneficiare di una nuova arma nella lotta contro questa patologia” – sottolinea il prof. Antonio Cuneo, direttore della sezione di Ematologia Università di Ferrara. “I dati dello studio MURANO hanno evidenziato che l’associazione venetoclax più rituximab ‘chemio-free’ è in grado di offrire una sopravvivenza libera da progressione superiore rispetto alla chemio-immunoterapia convenzionale. Inoltre, per la prima volta, un regime terapeutico che include una nuova molecola, venetoclax, combinato con un anticorpo monoclonale, può essere somministrato per un periodo fisso, ovvero per due anni, alla fine dei quali i pazienti possono interrompere l’assunzione del farmaco”.
La Commissione Europea ha approvato nel mese di ottobre 2018 venetoclax più rituximab per il trattamento di pazienti con leucemia linfatica cronica recidivante/refrattaria che hanno ricevuto almeno una precedente terapia. Venetoclax è stato sviluppato da AbbVie e Roche. Viene commercializzato congiuntamente da AbbVie e Genentech (gruppo Roche) negli Stati Uniti, e da AbbVie al di fuori degli Stati Uniti.
AbbVie in oncologia. AbbVie è impegnata nella lotta contro il cancro per scoprire, sviluppare e rendere disponibili nuove soluzioni terapeutiche in grado di avere un impatto significativo sulla vita delle persone che soffrono di tumore, combinando una profonda conoscenza dei meccanismi chiave della biologia con le tecnologie più avanzate e collaborando con scienziati, medici, altre industrie del settore, associazioni di pazienti e soprattutto con i pazienti stessi. AbbVie si sta impegnando in particolare nel trattamento di alcune delle malattie tumorali più diffuse e difficili da trattare e a migliorare l’accesso dei pazienti a queste nuove soluzioni terapeutiche. Grazie all’acquisizione di Pharmacyclics nel 2015 e di Stemcentrix nel 2016, il portfolio oncologico di AbbVie è composto da medicinali in commercio e da una pipeline che comprende numerose molecole in fase di valutazione in tutto il mondo in oltre 200 sperimentazioni cliniche su 20 diversi tipi di malattie tumorali. Per ulteriori informazioni relative ad AbbVie Oncology è possibile visitare il sito http://abbvieoncology.com.