Emergenza morti bianche: Lazio ai primi posti nella classifica regionale

16/11/2015 di
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morti-sul-lavoroContinua l’emergenza delle morti bianche in Italia. Il Lazio è al quarto posto nella tragica graduatoria delle morti sul lavoro. A descrivere questa grave situazione è la recente elaborazione dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre sulla base di dati Inail.

Nei primi nove mesi del 2015 la mortalità sul luogo di lavoro è aumentata del 10% rispetto al 2014: 629 vittime rispetto alle 569 dell’anno precedente. Tra le regioni italiane, a detenere il triste primato è la Lombardia, con 94 vittime, seguita da Campania, 62, Toscana, 59, e Lazio, 53. Chiudono invece la classifica la Liguria, il Molise e la Basilicata, rispettivamente con soli 10, 9, e 6 morti in incidenti sul lavoro.

A livello provinciale, invece, è Roma a guidare la classifica, con ben 30 morti bianche, seguita da Milano, 26, Napoli, 23, Bari, 21, e Brescia, 18. Agli ultimi posti ci sono Benevento, Pisa, Reggio Emilia e Treviso, con 10 morti.  Per quanto riguarda le sole province laziali, Latina ha solamente 4 casi di morti sul lavoro, mentre Rieti 5, Frosinone e Viterbo 7.

I lavoratori più coinvolti in questi infortuni mortali sono sempre quarantenni e cinquantenni: infatti il 35% di tutte le vittime del Paese aveva un’età compresa tra i 45 e i 54 anni, e un altro 24% tra i 55 e i 64 anni. I settori più interessati dall’emergenza sono quello delle Costruzioni, che conta ancora il maggior numero di vittime (85), delle Attività manifatturiere (75) e del Trasporto e magazzinaggio (58).

“Una lente d’ingrandimento che, mese dopo mese, porta alla concretizzazione di un’emergenza che non conosce evidentemente alcuna tregua – ha sottolineato l’ingegner Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro – ma che ci auguriamo possa contribuire ad una virtuosa riflessione della classe politica su questo tema che è, a tutti gli effetti, una piaga sociale incapace di rimarginarsi. Anzi.”