Bartolomeo: nucleare e criminalità, i nemici di Latina

19/03/2011 di
sandro-bartolomeo

di Sandro Bartolomeo

La nostra Provincia ha due nemici da combattere, al di sopra di tutto:

  1. IL RE-IMPIANTO DI UNA CENTRALE NUCLEARE
  2. IL DIFFONDERSI DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA

Il nostro territorio rischia di essere sconvolto, sfigurato se tali evenienze non verranno fermate.

Da chi? Qui il discorso si fa assai complicato e riguarda sia la società politica che quella , cosiddetta, civile.

La società politica per molto tempo ha fatto finta di ignorare questi problemi. Anzi,in taluni casi, li ha esorcizzati banalizzandoli,ridicolizzandoli e , alla fine, rimuovendoli.

Due citazioni chiariscono meglio il mio pensiero.

L’Avv. Marcantonio Tibaldi,uomo di idee moderate e conservatrici, lontano mille miglia dalla sinistra,è stato considerato alla stregua di un invasato e anche peggio. Mi perdonino i suoi familiari, che conoscono il profondo rispetto e la schietta amicizia che mi ha legato al loro congiunto .Ma oggi l’Avv. Tibaldi ci serve ancora di più se ne ricordiamo le difficili battaglie e tutti gli epiteti che gli sono stati affibbiati.

Il Giappone gli ha dato ancora una volta ragione; qualche giorno prima esponenti politici di varia estrazione, prendendo a testimone una sgangherata analisi epidemiologica che a una lettura attenta non dice praticamente nulla,avevano santificato l’energia nucleare.

Spero che alla luce dei fatti provino un pò di vergogna e si mettano a studiare, prima di esprimere avventati giudizi.

Il prof. Giuseppe Miserotti Presidente dell’ordine dei medici di Piacenza e membro del Comitato Scientifico dei medici per l’ambiente-ISDE Italia, ha presentato in un convegno tenutosi a Napoli nel 2010 i dati sulla correlazione tra vicinanza alle centrali nucleari e aumento delle leucemie nei bambini,derivanti dagli studi di Jan Fairie ( già consulente inglese per la radioprotezione ) e pubblicati su Envirinmental Health nel settembre 2009.

Cosa dicono questi dati? “Nel normale funzionamento di qualsiasi centrale nucleare ( anche in assenza di incidenti o fughe radioattive )vengono inevitabilmente e obbligatoriamente prodotte ed immesse nell’ambiente esterno una serie di sostanze radioattive che entrano anche nella catena alimentare dell’uomo.

In particolare Trizio e Carbonio 14 sono le sostanze eliminate in maggiore quantità dai normali fumi e vapori emessi dalle centrali nucleari.

Il TRIZIO ha una emivita ( tempo di dimezzamento della carica radioattiva ) di circa 10-12 anni ed è praticamente un idrogeno più pesante che viene i n parte respirato e in parte assunto con acqua e alimenti da parte dell’uomo .Questa sostanza entra in tutti i tessuti corporei fino al decadimento e alla completa eliminazione.

Il CARBONIO 14 invece ha una emivita di migliaia di anni e quindi diventa una componente stabile dei nostri tessuti .Si tratta di CANCEROGENI MUTAGENI AD AZIONE DISEMBRIOGENETICA IN GRADO DI PROVOCARE TUMORI E MALFORMAZIONI ( interferendo nello sviluppo dei feti umani ).

Lo studio condotto da Jan Fairie in Germania nelle vicinanze di 15 centrali attualmente in funzione ha dimostrato inequivocabilmente che i bambini che vivono nei pressi di una centrale nucleare si ammalano più frequentemente di leucemie ( più del doppio rispetto ai bambini non esposti ). La probabilità di ammalarsi di leucemia è direttamente proporzionale alla vicinanza chilometrica con la centrale nucleare,ridimensionando in tal modo tutte le giustificazioni pro-nucleare basate sulla presenza di centrali a poche centinaia di km dai nostri confini nazionali.

Se a questo aggiungiamo le pesanti ricadute che , nel tempo, stanno producendo una crescita dei tumori della tiroide ( in Francia aumentati, nell’arco di 20 anni, del 300% nelle donne e del 180% negli uomini) ciascuno dovrebbe convincersi, una volta per tutte, che il nucleare è una scelta rischiosa per l’oggi ma in particolare per le future generazioni.

Come per il nucleare, anche per il fenomeno CAMORRA la nostra Provincia abbonda di NEGAZIONISTI .

Politici e non, chi segnala il fenomeno passa per nemico del suo territorio, al quale si vuole bene solo se si continua a mettere la polvere sotto il tappeto.

Il caso del Prefetto Frattasi docet : alla fine, ci piaccia o meno, è saltato lui, sia pur promosso ad incarico più prestigioso.

Domanda : chi lo ha ostacolato e delegittimato, chi si è rifiutato di votare ordini del giorno di solidarietà alla sua persona, è oggi moralmente titolato a parlare di “ attenzione , “ guardia alta “, e altre ipocrisie di questo genere di fronte ai 100 milioni di sequestri di beni avvenuti sul nostro territorio?

La stessa argomentazione che farebbe risalire il tutto ai soggiorni obbligati degli anni 80 ( e quindi una contaminazione del tutto casuale ) non regge alla prova dei fatti : per fare affari su un certo territorio non occorre risiedervi, basta avere gli interlocutori giusti perché, ovviamente , gli affari si fanno in due o più di due .E molto spesso questi interlocutori stanno nella politica e nella amministrazione .

Ma già negli anni 80 a qualche noto esponente criminale si concedevano licenze edilizie e non si abbattevano gli abusi; personalmente ho un triste ricordo di quegli anni, e credo non solo io.

CONCLUSIONI : le simmetrie tra nucleare e criminalità organizzata risiedono nella sottovalutazione del fenomeno,nel rifiutarsi di vedere,nell’accettare supinamente il divenire della realtà, a volte tragica e incontrollabile.

Ma, almeno , quando siamo costretti a prendere atto che non si trattava di elucubrazioni di pochi e ben individuati diffamatori di professione,si abbia il coraggio di tacere. A volte ,il silenzio, fa molto più rumore di mille,ipocrite parole e insulse spiegazioni.