Cittadini cisternesi, più attenzione ai problemi dei commercianti

26/08/2013 di
Alessandra Pontecorvi - Erminia Carnevale

Terminate le feste cittadine del Ferragosto e di San Rocco, il gruppo “Cittadini cisternesi”, torna a parlare della difficile situazione in cui versa il commercio a Cisterna di Latina.

Il numero dei commercianti, secondo i loro dati, sta diminuendo per via della crisi economica ma anche per un regime di tassazione troppo oneroso per il piccolo – medio commerciante.

“È sulla possibilità di aiuto al negoziante che bisogna agire – affermano Erminia Carnevale e Gianni Silvestri – la tassa sui rifiuti solidi urbani, ad esempio, potrebbe essere abbattuta di una certa percentuale, in ragione dello spazzamento manuale, eseguito quotidianamente dagli esercenti sul marciapiede, dove prospetta l’attività. Una consuetudine che già molti negozianti esercitano autonomamente secondo le più comuni regole del buon senso”.

In più, continuano, “l’illuminazione stradale in prossimità degli esercizi commerciali, è un fattore non meno importante, in considerazione dei lunghi tempi connessi alla manutenzione a seguito di segnalazione dei cittadini”. Oppure, l’annoso problema dei parcheggi, aggravato dopo l’inizio dei due cantieri nel centro della città, che hanno ridotto ulteriormente il numero di posti per la auto, gravando ancora di più sui commercianti.

“La perdurante carenza dei parcheggi – attaccano – non rispecchia di certo le aspettative dei commercianti. Le due voragini – cantieri nel cuore della città ci insegnano come da sei anni è atteso uno sfogo per più idonei e centrali parcheggi”.

In ultima analisi, la questione della videosorveglianza è sempre più centrale per i commercianti della città. Un uso alternativo all’implementazione di telecamere per il monitoraggio delle zone, sicuramente molto più oneroso per il Comune, potrebbe essere sostituito “mediante il servizio di vigilanza prestato da un’associazione di volontariato del paese. Anche quest’ultimo sarebbe un costo ridotto per i commercianti”.

Alessandra Pontecorvi e Anna Criscuolo evidenziano come “i fondi che tempo fa furono stanziati hanno evidenziato la possibilità di finanziare l’abbellimento e restyling di vetrine e negozi, ma in quanti hanno la reale possibilità di anticipare certe somme di denaro per poi accedere al bando? Diciamo la verità, pochi e rari casi. Quindi – concludono – occorrono idee nuove a vantaggio dell’economia locale e dei negozianti, con proposte e riunioni di settore, volte alla sinergia per riaccendere le speranze verso il prossimo futuro”.