Appalti truccati a Catanzaro, sequestri anche a Terracina

16/12/2010 di

Beni mobili ed immobili, per un valore di 2 milioni di euro, sono stati sequestrati dai
militari della Guardia di Finanza di Catanzaro all’imprenditore vibonese Vincenzo
Restuccia ed a due dirigenti della Sorical, la società che gestisce le risorse
idriche calabresi, Fabrizio Bajetti e Gianluca Pugliano.

Il sequestro è stato disposto dal Gip del tribunale di Catanzaro nell’ambito di una
inchiesta condotta dal Procuratore della Repubblica, Vincenzo Antonio Lombardo, e del
sostituto, Salvatore Curcio, riguardo presunte irregolarità nell’aggiudicazione di
una gara d’appalto per la costruzione di una rete di condotte idriche a servizio di
alcuni comuni del reggino per un importo di 45 milioni di euro.

Nell’ottobre del 2007 si aggiudicò la gara un’associazione temporanea d’imprese
formata dalla società Vincenzo Restuccia costruzioni e dal Consorzio Valori che
successivamente costituirono la ‘Torrente Menta srl’. Di quest’ultima società è
legale rappresentante Vincenzo Restuccia. Il titolare di una impresa che aveva
partecipato alla gara presentò denuncia alla Procura di Catanzaro che avviò
un’indagine. Dagli accertamenti, secondo quanto si è appreso dalla Guardia di finanza, è emerso
che Fabrizio Bajetti avrebbe favorito l’impresa di Restuccia nell’aggiudicarsi
l’appalto.

Inoltre gli inquirenti sostengono anche che per la realizzazione delle opere sono
stati utilizzati materiali scadenti. All’impresa, infine, sarebbero stati pagati, con la complicità di Gianluca Pugliano,
lavori non eseguiti. I beni sottoposti a sequestro dalla guardia di finanza si trovano a Catanzaro, Vibo
Valentia, Roma e Terracina.