Sanità a Latina? Molto meglio in Etiopia

31/10/2010 di

Egregio Sig. direttore,

leggo su Latina Oggi i tempi immorali di attesa per accertamenti sanitari. Sono stato di recente in Etiopia e debbo dire come funziona la sanità in quel paese. Il paziente si presenta in ospedale in qualsiasi ora del giorno paga un Tiket,viene controllato da un Medico internista il quale dopo una visita, se ritiene necessario fa fare nella stessa giornata accertamenti: risonanza, RX, ecografia, tutte le analisi prescritte vengono raccolte dal paziente e riportate al medico il quale decide sul da farsi.Tutto ciò nell’arco di ore, non di giorni o anni. Faccio presente che l’ospedale è aperto al sistema descritto h 24. Consiglio al “caro Benito” di turno di sperimentare un tale sistema per il bene dei pazienti che ricorrono “alla migliore sanità…. del mondo”

Luciano Rossi

  1. Che dire? Che è vergognoso? C’è forse qualcuno che si vergogna tra i responsabili? Perché simili istituzioni continuano a ricevere i finanziamenti da parte dello Stato? Tutti i mali della nostra società sono soltanto sintomi superficiali di un malessere profondo, che è di natura spirituale. Se si strappano i fondamenti etico-razionali-religiosi ad una società (sottolineo: etico-razionali-religiosi, perché non c’è etica autentica né autentica religione senza razionalità), quella società (o civiltà) si polverizza nelle contraddizioni in tutti i sensi e in tutti i campi. La menzogna, l’egoismo, la furbizia (falsa intelligenza di chi non riesce a vedere al di là del proprio naso) sono il Male assoluto e profondo che distrugge inesorabilmente i singoli e le collettività che, confidando unicamente sulle proprie forze, non sanno fare ricorso alla potenza risanatrice della Grazia. “Senza di Me non potete far nulla” è stato detto duemila anni fa. E ancora non lo si vuole capire.

  2. Etiopia ?? Uganda ??
    …io ne so qualcosa !!! Lunedì scorso è nata mia figlia e dopo qualche giorno mi hanno detto in neonatologia che avrebbe dovuto eseguire dei controlli, tra i quali un elettrocardiogramma e una visita cardiologica…ma u…dite udite, venerdì 28 mi è stato riferito dal personale medico che il cardiologo era in ferie, e sarebbe rientrato non prima di mercoledì 3 novembre…per cui mia figlia doveva aspettare !!
    …Non credevo alle mie orecchie..e dopo un iniziale momento di sbandamento, dovuto alla spiazzante gravità di ciò che mi veniva riferito, alle 14 ho firmato le dismissioni di mia figlia e l’ho portata direttamente al Bambin Gesù, dove ha ricevuto prontamente l’attenzione ei i controlli di cui aveva bisogno.