Polverini: “Farò di tutto per combattere le mafie nel Lazio”

«Farò di tutto per impedire ulteriori ramificazioni delle mafie nel Lazio, una delle prime regioni con il maggior numero di beni confiscati». Lo ha detto la presidente della Regione Lazio Renata Polverini intervenuta questa sera al convegno “Vedrò legalità organizzata al Tempio d’Adriano dal Laboratorio di Idee Vedrò
fondato da Enrico Letta e Giulia Bongiorno e presieduto da Benedetta Rizzo.

A discutere al dibattito su mafie e illegalità, moderato da Antonello Piroso, numerosi esponenti bipartisan del mondo politico, del mondo imprenditoriale come Luisa Todini e di quello della magistratura, tra cui Raffaele Cantone e Nicola Gratteri. Ed è stato quest’ultimo a fare il quadro della situazione laziale: «Roma è considerata una città aperta – ha spiegato – non ci sono ‘localì, cioè cellule, perché tutti possano fare affari. È una città per il business, e dove si fanno investimenti e riciclaggio non si lasciano morti a terra o si spara sulle serrande».

Secondo il magistrato la presenza delle mafie è rilevante a Latina e a Fondi «dove controllavano il grande mercato ortofrutticolo».  «Gratteri – il commento di Polverini – ha confermato ciò che già ho potuto osservare. Ho subito istituito un assessorato alla sicurezza e sto utilizzando l’Osservatorio sulla legalità, con tutte le rappresentanze delle istituzioni e delle polizie, perché credo che nel rapporto tra le istituzioni ci sia una parte delle risposte. La prima iniziativa che gli ho chiesto è un corso per i ragazzi per spiegare cos’è la legalità ».

Gli assi di interventi di Polverini sono su due settori: l’acquisizione dei territori e il ciclo dei rifiuti. «Nel primo caso abbiamo acquisito la selva di Paliano, perché avevamo il sospetto che ci fossero degli interessi. Nel campo dei rifiuti invece abbiamo manifestato l’interesse ad acquisire il consorzio Gaia, perché se va all’asta può concorrere chiunque. Il Mof di Fondi ha una storia che deve attirare l’attenzione – ha concluso – noi viaggiamo su due livelli, quello del fare nell’immediato e la costruzione del futuro».