Velletri, detenuto si suicida in carcere

14/02/2011 di

Un detenuto italiano, G.C., di 37 anni, della provincia di Roma, arrestato lo scorso mese di luglio per ricettazione e da allora in attesa di giudizio, si è suicidato ieri notte nel carcere di Velletri. È il primo caso del 2011 nella regione. Lo ha reso noto il Garante dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, per il quale la responsabilità è del sovraffollamento, «con gli annunciati tagli ai fondi per gli istituti, sono gravissime le conseguenze per il trattamento e l’assistenza psicologica ai reclusi». Secondo quanto si è appreso, il detenuto, padre di una bambina, ha tagliato le lenzuola e, dopo averle annodate, ne ha fatto un cappio con cui si impiccato alle sbarre della cella. G.C. era rinchiuso per sua volontà in una cella di isolamento. Marroni ha sottolineato che il carcere di Velletri, realizzato per ospitare 208 detenuti ne conteneva, alla fine di gennaio, quasi 166 in più. «Un nuovo padiglione è pronto da tempo ad ospitare oltre 200 detenuti, ma Š chiuso anche per le gravi carenze di organico fra gli agenti di polizia penitenziaria (70 in meno rispetto a quanto previsto) – ha precisato – Una carenza che, di fatto, riduce anche la possibilità di osservare i comportamenti de detenuti ed eventualmente di prevenire gesti come questo.