Rapina ad Ardea, tir come cavallo di Troia

14/01/2011 di

 Il loro cavallo di Troia era un tir nel quale si erano nascosti per poter varcare in maniera insospettabile i cancelli della ditta. Appena entrati sono usciti dal portellone del camion: erano in sette, armati e incappucciati. È cominciato così l’assalto dei rapinatori agli operai di una ditta ad Ardea, vicino Roma, cinque dei quali sono stati arrestati poco tempo dopo dai carabinieri. Altri due sono ancora ricercati.

La banda è entrata in azione e ha immobilizzato dodici operai nella mattina di mercoledì  in un deposito della Cafi srl, azienda elettronica di via Pontina Vecchia. In meno di un’ora i malviventi avevano svaligiato l’azienda caricando sul tir vari elettrodomestici come televisori, forni e altro, e rapinando gli stessi dipendenti, con un bottino di circa 2.500 euro. Gli operai erano stati anche legati e uno di loro, che aveva reagito, è stato colpito al volto con il calcio della pistola. Due rapinatori sono scappati con il tir, gli altri cinque sono stati invece individuati e arrestati da una pattuglia dei carabinieri che li ha visti camminare sul ciglio della strada con le scarpe sporche di terra mentre, con ancora con in mano i passamontagna, tentavano di raggiungere due auto per tornare in Campania e scomparire. I cinque arrestati sono pregiudicati tra i 32 e i 63 anni della provincia di Napoli e Salerno. Probabilmente si tratta di ‘professionistì della rapina che potrebbero aver messo a segno altre due rapine simili, avvenute a Pomezia negli scorsi mesi in una ditta Dhl e in un deposito di farmaci. Non Š la prima volta che nella zona avvengono rapine presso depositi. Solo l’anno scorso, nella stessa area. La rapina al deposito di Ardea, infatti, spiegano i militari, era finalizzata alla merce immagazzinata, probabilmente destinata ad alimentare un mercato parallelo; un colpo mirato, e non si esclude fosse già pronta una rete di ricettatori.