“Trash art” a Roma, dieci statue di rifiuti a piazza Trilussa

12/11/2010 di

Dieci statue fatte con i rifiuti di Trastevere, busti di personaggi simbolo dell’Italia realizzate con l’immondizia ed ‘installatì in piazza Trilussa: da Alberto Sordi a Sophia Loren, da Giuseppe Verdi a Rita Levi Montalcini e Roberto Baggio. Questo il ‘blitz culturalè realizzato questa mattina dal movimento ‘My Trasteverè, lo stesso che poche settimane fa aveva bendato alcune statue della Capitale per protestare contro «l’assenza di cultura». Le statue sono state fatte con rifiuti raccolti nelle sere precedenti nel rione romano e trasportate nella piazza capitolina questa mattina all’alba. «Abbiamo riprodotto i volti noti di alcuni degli italiani che hanno reso grande il Bel Paese nel Mondo – spiegano gli organizzatori -. Il messaggio è chiaro: c’è bisogno di recuperare la cultura e l’immagine dell’Italia nel mondo. Se il nostro Paese, infatti, è spesso associato ai classici luoghi comuni ‘mafia, pizza, mandolinò, oggi si è aggiunto all’elenco il gravoso problema della spazzatura». Proprio per questo giovani architetti e designer dello studio ‘Made-4ù, insieme a My Trastevere, hanno voluto dare ai rifiuti una «connotazione positiva» trasformandoli in arte. Al centro di Piazza Trilussa sono stati installati il ‘simbolo di Romà Alberto Sordi, il 5 volte Premio Oscar Federico Fellini, Sophia Loren insieme a una foto di Dino De Laurentiis. A pochi passi un inedito Ennio Morricone con la chitarra in mano, Luciano Pavarotti, Carla Fracci, Valentino Rossi e il Pallone d’Oro Roberto Baggio. E, infine, il premio Nobel Rita Levi-Montalcini riprodotta mentre impugna il calice insieme a Giuseppe Verdi, vicino ad un Trilussa che per l’occasione toglie finalmente la benda e torna a ‘guardarè. «Questo è stato l’ultimo blitz – promettono da My Trastevere – mercoledì prossimo riveleremo il nostro progetto». E, intanto, stamane in piazza Trilussa era presente anche il noto artista futurista Graziano Cecchini.

«A Roma è ritornata trash-art, ed è ritornata con fini politici». Lo sostiene Graziano Cecchini, l’artista futurista noto a Roma per avere tinto di rosso Fontana di Trevi e per altre azioni ‘eclatantì in chiave culturale. L’artista era presente questa mattina al blitz fatto dal movimento ‘My Trasteverè a piazza Trilussa, dove all’alba sono state installate dieci statue fatte di rifiuti. «Questi ragazzi – spiega l’artista riferendosi agli esponenti di ‘My Trasteverè – mi hanno contattato tempo fa dicendo che non è giusto che l’Italia sia conosciuta all’estero solo per le esternazioni del suo presidente del consiglio, ed io sono perfettamente d’accordo. Da una parte – ha proseguito Cecchini – le sue battute sui gay, dall’altra parte Bersani che dice ‘rimbocchiamoci le manichè non accorgendosi però che gli italiani le maniche non ce le hanno più. E poi Fini, che fa finta di essere futurista quando, semmai, è solo futuribile. La verità è che siamo stanchi». «Qui c’è un gruppo – ha concluso Cecchini – di giovani (e mi includo, perché anch’io sono un giovane) che vuole ricominciare dall’arte e dalla cultura. Finora sono state fatte azioni importanti e se un’azione riesce a portare in piazza migliaia di persone questi anziani politici hanno le ore contate. Ha ragione il sindaco di Firenze Renzi quando dice: ‘Rottamiamoli tuttì».