Nel Lazio raddoppiano i centri anti violenza, a Latina due nuove sedi

La Regione Lazio raddoppia il numero delle strutture per il contrasto alla violenza sulle donne ed estende la rete regionale dei servizi antiviolenza a tutte le province del Lazio. È quanto prevede una delibera approvata questa mattina dalla giunta e presentata oggi in occasione della Giornata mondiale della violenza sulle donne dal governatore Nicola Zingaretti e dall’assessore Rita Visini all’Accademia L’Oreal di piazza Mignanelli a Roma. Con loro anche la consigliera regionale PiL Marta Bonafoni e il presidente della commissione Cultura Eugenio Patanè (Pd), che ha affrontato la legge contro la violenza sulle donne (primo firmatario Simone Lupi, sempre Pd) approvata dalla Pisana a marzo scorso.
«Alle 19 strutture già operative, centri antiviolenza, case rifugio e case per la semi-autonomia, e presenti nelle sole province di Roma, Latina e Frosinone – ha spiegato Visini – si affiancheranno nel 2015 altre 19 strutture, di cui 4 nelle province di Rieti e Viterbo, finora non comprese nella rete regionale. Lo stanziamento complessivo della delibera approvata dalla Giunta regionale ammonta a quasi 4 milioni di euro: 2 dal bilancio regionale e 1,9 milioni dal fondo nazionale politiche dei diritti e delle pari opportunità». I centri antiviolenza, ovvero le strutture che fanno prima accoglienza e ascolto, passano da 8 a 21.
Attualmente esistono 4 centri in provincia di Roma, 1 a Latina, 3 a Frosinone e nessuno a Rieti e Viterbo. La delibera ne istituisce altri 13: 6 a Roma, 3 a Latina, 2 a Frosinone, 1 a Rieti e 1 a Viterbo. Per l’avvio e il primo anno di funzionamento di ciascun centro di nuova istituzione la Regione stanzia circa 58 mila euro, mentre assegna 30 mila euro per ogni centro già in funzione.
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