Ecomafie, a Latina raddoppiano i reati ambientali

11/06/2014 di
procura-repubblica-latina-6235545937

puliamo il mondo-legambienteIl rapporto Ecomafie 2014 descrive una situazione preoccupante in provincia di Latina dove i reati ambientali aumentano più del doppio rispetto allo scorso anno, passando a 91 rispetto ai 42 del 2012.

Altrettanto preoccupante è l’escalation delle illegalità nella provincia di Frosinone, che si colloca al secondo posto su scala Regionale con 37 infrazioni, rispetto alle 22 del 2012. 

MAFIA NEL SUD PONTINO. Le varie organizzazioni mafiose, secondo Legambiente, si sono da tempo insediate e radicate anche nel Sud pontino. A volte attraverso investimenti edili di grande rilevanza, in altri casi con la complicità di una parte della politica locale, in altri ancora invece eleggendo il territorio a luogo privilegiato in cui rifugiarsi.

ROMA. Al livello provinciale sui rifiuti non si ferma l’escalation della provincia di Roma, che passa a 229 infrazioni accertate, rispetto alle 169 dello scorso anno. Numeri , questi, che la collocano al secondo posto nazionale per infrazioni accertate nel ciclo dei rifiuti, preceduta solo dalla provincia di Napoli con 538 infrazioni secondo i dati forniti dal Rapporto Ecomafia 2014. Non va meglio nel cemento: anche le mafie hanno fatto di Roma la loro capitale. Al 7 gennaio 2013, secondo i dati dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, sono 505 i beni immobili e 140 le aziende di proprietà di boss presenti sul territorio laziale. Le mafie investono e riciclano denaro sporco dove il mattone vale di più, ovvero nella Capitale.