Elezioni a Cisterna, Fratelli d’Italia appoggia Carturan. Pd ancora diviso

06/03/2014 di
fontana biondi cisterna

L’unica certezza, sul fronte delle elezioni amministrative a Cisterna, è quella di Mauro Carturan, l’ex sindaco della città, che proprio ieri, in una conferenza stampa, ha annunciato ufficialmente l’appoggio alla sua candidatura da parte di Fratelli d’Italia, dopo che i vertici del partito hanno dato il via libera all’accordo.

Sostenuto da quattro liste civiche, e non cinque come si pensava fino a ieri, Carturan è l’unico candidato sindaco di cui si conosce l’entità e la coalizione di cui fa parte. Alla conferenza stampa di ieri era presente anche l’onorevole Pasquale Maietta, probabile candidato alle europee di maggio. Inoltre, Carturan ha sottolineato che, oltre alle quattro liste civiche e a Fratelli d’Italia, potrà contare sull’appoggio della lista civica di Gianluca Del Prete.

Se da una parte del centrodestra arrivano parecchie certezze, dallo schieramento di Forza Italia e dal Pd le cose non vanno affatto bene. In primo luogo, dopo la candidatura ufficiale di Antonello Merolla le cose nel partito non si sono sistemate poiché nei giorni scorsi un delegato di Claudio Fazzone, segretario regionale del partito di Berlusconi, Pino Simeone è arrivato a Cisterna per fare il punto della situazione e cercare di mettere insieme una coalizione che, a questo punto, con l’allontanamento di Fratelli d’Italia, rischia di diventare sempre più risicata.

Sul fronte opposto, il Pd non se la passa tanto meglio. Dopo lo stop alla candidatura di Maria Innamorato e il ritiro dalle primarie di Renato Campoli, che avevano determinato una sbandata nel partito, ora sembra che qualcuno voglia riconsiderare la Innamorato, mentre lo stesso Campoli ha affermato di non essersi mai tirato indietro. Il fatto che si sia ritirato dalla corsa alle primarie non ha precluso la sua candidatura a sindaco. Se da una parte il dibattito e molto acceso e una possibile soluzione unitaria non si riesce a trovare, il segretario Elisa Giorgi si affanna a precisare che il Pd è compatto e il dibattito interno fa semplicemente parte di una dialettica democratica.

  1. Ci sono santoni finchè ci sono coglioni, le inchieste in cui sono coinvolti a vario titolo alcuni componenti di FDI è molto eloquente