“Findus come Fiat”, la denuncia di Flai-Cgil Latina

06/02/2013 di
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“La Findus come la Fiat”.  Ad intervenire  ancora una volta sulla vertenza della nota azienda di Cisterna di Latina leader nel mercato dei surgelati in Europa, la segreteria provinciale della Flai-Cgil di Latina e la RSU dello stabilimento sulla via Appia.

“Negli ultimi due anni, come è noto – fanno sapere dal sindacato – la Findus di Cisterna ha attivato un processo di riorganizzazione che ha portato a due procedure di mobilità (con più di 130 lavoratori licenziati), 24 mesi di cassa integrazione straordinaria, decurtazioni tra i 4-5 mila euro l’anno nei confronti dei dipendenti e situazioni al limite sull’organizzazione del lavoro con demansionamenti, aumento dei tempi di lavoro e, più in generale, riduzioni dei diritti e delle tutele. Come se non bastasse, in tutto questo periodo l’azienda ha continuato ad assumere lavoratori sommistrati, mettendo addirittura due uffici di agenzie interinali all’interno dello stabilimento di Cisterna. L’utilizzo distorto degli ammortizzatori sociali è stato più volte da noi denunciato, ma l’azienda ha pensato bene di forzare la mano sottoscrivendo a novembre un accordo separato che la Flai-Cgil non ha firmato”.

Un accordo non applicabile per i rappresentati del sindacato pontino perché non sottoscritto dalla maggioranza della RSU dello stabilimento, ma di cui la società sta applicando alcuni punti sulla base di trattative individuali e verbali di conciliazione che sta sottoponendo proprio in questi giorni a tutti i lavoratori chiamandoli uno alla volta nell’ufficio del personale.

Il rischio per i rappresentanti del sindacato è che se i lavoratori non accetteranno di firmare i verbali di conciliazione individuale entro il 31 prossimo alle condizioni imposte dall’azienda saranno costretti dalla stessa a restituire i 500 euro lordi erogati loro nella busta paga di gennaio.

“Non ci sono parole per commentare atteggiamenti di questo tipo che vedono l’avallo di altri sindacati e della stessa Confindustria di Latina che è presente da 4 giorni nello stabilimento con un proprio funzionario per firmare, in qualità di conciliatore, i suddetti verbali – si legge nel comunicato di Flai-Cgil diffuso questa mattina – L’atteggiamento messo in atto dalla Findus a quale categoria di relazioni sindacali appartiene? Non solo, secondo noi, Confindustria doveva spiegare alla propria associata che l’accordo del 26 novembre scorso non era valido e non si doveva firmare per le regole che insieme ci siamo dati nell’accordo interconfederale del 28 giugno del 2011, ma doveva assolutamente rifiutarsi di sottostare a questo ambiguo gioco dell’azienda che nulla ha a che vedere con il ruolo concertativo che sempre ha avuto la Confindustria di Latina e che sembra aver smarrito. Le crisi industriali (ammesso che la Findus sia in crisi vista l’imponente campagna pubblicitaria messa in atto in questi mesi e vista la disponibilità a pagare anche i legali di chi firma i verbali di conciliazione: i lavoratori no, ma i legali si!!!) non si contrastano con questi atteggiamenti e con la riduzione dei diritti dei lavoratori ed è ovvio che la Flai-Cgil ha intrapreso una serie di azioni, compresa un’imponente battaglia legale, per osteggiare questi soprusi”.

 

 

  1. Io ho lavorato con un’agenzia di lavoro (quella bianca e rossa), e devo dire che è veramente la Findus è una fabbrica di m3rd4 come la m3rd4 che produce….più che Findus dovrebbe chiamarsi Merdus