False immatricolazioni di auto: sette arresti tra Latina, Aprilia e Nettuno

29/05/2012 di
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Falsificazione di documenti, riciclaggio di veicoli e truffe ai danni di compagnie assicurative e finanziarie. Sette arresti della polizia stradale di Latina. E’ scattata all’alba di oggi l’operazione “Paper Cars”.

Gli agenti di Latina e Frosinone hanno eseguito sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e una misura degli obblighi di polizia giudiziaria. Il gruppo è composto da cittadini residenti tra Aprilia, Nettuno e Latina.

Secondo l’accusa a capo della banda c’era un uomo residente a Nettuno che provvedeva a “nazionalizzare” veicoli inesistenti o destinati a mercati esteri. Vetture di alta gamma, Bmw, Mercedes, Porsche rubate, venivano immatricolate come fossero nuove,  presso uffici della motorizzazione civile di vari comuni  e con sistemi  che si sono andati affinando nel  tempo. Per effettuare l’immatricolazione si utilizzavano falsi certificati di conformità, su cui venivano trascritti numeri di telaio di vetture inesistenti che successivamente venivano presentati agli uffici pubblici competenti, i quali provvedevano a rilasciare targhe e documenti di circolazione originali.

“Altro modus operandi utilizzato dall’organizzazione  – spiega la Polstrada in un comunicato stampa – consisteva nel produrre certificati di conformità falsificati, anziché negli Uffici della MCTC Italiana, nei corrispondenti Uffici Tedeschi, ottenendo così documentazione di circolazione estera originale che poi veniva utilizzata per nazionalizzare in Italia i  veicoli comunque inesistenti. Un terzo modus operandi consisteva nell’esibire sempre in Germania, documentazione di circolazione Italiana, provento di delitto o falsificata, su cui venivano apposti dati relativi a veicoli prodotti per mercati extra UE. Al fine di evitare la riconducibilità di tale operazione ai reali richiedenti, veniva utilizzata un identità fittizia e prodotto in copia un documento di identità falso, unitamente alle altre documentazioni, sempre false, idonee ad ottenere l’immatricolazione o l’intestazione in Germania dei predetti veicoli. La procedura sopra indicata, oltre a consentire la creazione di veicoli esistenti solo sulla carta, in alcuni casi, come dimostrato dai veicoli sequestrati nel corso dell’indagine, ha permesso all’organizzazione di riciclare veicoli compendio di furto a cui veniva contraffatto il numero di telaio e gli altri dati identificativi”. Nella stessa operazione altre  40 persone sono state denunciate in stato di libertà.