CASO FONDI, MANIFESTAZIONE A ROMA. IL GOVERNO PRONTO A DECIDERE

02/10/2009 di

Nuova protesta dell’Italia dei valori per il mancato scioglimento del Comune di Fondi. Mentre sta per iniziare il Consiglio dei ministri, davanti all’ingresso principale di Palazzo Chigi, una delegazione del partito guidata dal senatore Stefano Pedica sta manifestando contro il governo. Alcuni esponenti dell’Italia dei valori hanno srotolato un maxi striscione con la scritta “Via la mafia dalle istituzioni Fondi libera”.

Oggi il Consiglio dei ministri dovrebbe decidere in merito alla richiesta avanzata dal prefetto di Latina di scioglimento del comune di Fondi per infiltrazioni mafiose. Era stato lo stesso ministro dell’Interno Roberto Maroni, rispondendo ad un’interrogazione dell’Italia dei Valori lo scorso 23 settembre al question time alla Camera, ad annunciare che il Cdm si sarebbe occupato della vicenda.

«Ho portato la nuova relazione del prefetto, sentito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica al Consiglio dei ministri di ieri – disse il titolare del Viminale in Aula – e al prossimo Consiglio dei ministri ci sarà la decisione sullo scioglimento del comune di Fondi». La richiesta di scioglimento del comune pontino era stata avanzata un anno fa dal prefetto di Latina Bruno Frattasi e rinviata più volte dal Consiglio dei ministri fino alla decisione del 31 luglio scorso di «riconsiderare» l’intera vicenda alla luce dell’entrata in vigore del pacchetto sicurezza. Le nuove norme prevedono infatti una procedura diversa rispetto a quella precedente, per deliberare lo scioglimento per infiltrazioni mafiose dei comuni. La richiesta deve essere avanzata sempre dal prefetto, ma sentito il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica al quale deve partecipare anche il procuratore della Repubblica. Comitato che si è riunito a Fondi lo scorso 8 settembre – ad un anno dalla prima richiesta di scioglimento – e si è concluso con il rinnovo, da parte del prefetto, della richiesta e l’invio al Viminale della nuova relazione.